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Comunicati Stampa Città di Asti
Per non sprecare, due progetti al nastro di partenza
mer 09 set, 2015

Recuperare, perché è “sano” e… necessario, diventa la parola chiave di alcune iniziative messe in campo dagli l’Assessorati alle Attività produttive, Politiche sociali e Ambiente della Città.

Sarà a breve rilanciata la campagna Last minute sotto casa, cui è possibile iscriversi liberamente su www.LastMinuteSottoCasa.it.  Attraverso un semplice sms i commercianti che a fine giornata si ritrovano con un prodotto invenduto comunicano ai clienti l’offerta “dell’ultimo minuto”. Eccedenze in scadenza o prodotti freschi, invenduti e di qualità, pane, frutta, verdura, carne e pesce, potrebbero essere offerti a prezzi di maggiore vantaggio. I clienti potranno indicare le zone della città più comode per usufruire delle offerte e i piccoli esercizi si daranno una possibilità in più per attrarre clienti.

 

“L’idea è semplice, dichiara l’Assessore Marta Parodi, ma sconta la difficoltà di coinvolgere commercianti e consumatori in un progetto che combina modernità, c’è un sito web cui iscriversi, e il tradizionale passaparola nel coinvolgere amici, parenti e i propri negozi di fiducia a una rete che più è grande e più è conveniente”.

A questo proposito fondamentale è il coinvolgimento delle Associazioni di categoria e delle Associazioni Agricole, “dal momento che anche i nostri agricoltori, precisa l’Assessore Vercelli, promotore del tavolo sull’agricoltura sociale, hanno necessità di vendere le eccedenze di prodotti buoni e nostrani, che altrimenti andrebbero perse. Asti potrebbe davvero inserirsi in un circuito virtuoso anti spreco che coinvolga non solo le botteghe ma anche le piccole realtà agricole situate nelle frazioni della città”.

 

L’iniziativa, collaudata a Torino e in molte realtà italiane, è coerente con la legge regionale 12 del 23.06.2015 che promuove interventi di recupero e valorizzazione di beni invenduti, primo firmatario la consigliera astigiana Angela Motta.

 

E la traduzione di “beni invenduti” fa pensare altre possibilità da intraprendere. Di qui la proposta di dare nuova vita agli oggetti ancora utilizzabili, come mobili ed elettrodomestici, favorendo un circuito virtuoso e solidale del riuso di cose che recuperate saranno donate alle persone in accertate situazioni di disagio economico. “Non dire vecchio!” sarà un progetto sperimentale che verrà avviato con modalità che saranno presto precisate.

 

Cittadinanza attiva, lotta allo spreco, azioni solidali, coesione… per una volta non parole ma azioni concrete per dare loro gambe e contenuto.

(rg)

 

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