Torna la classifica dell'indice di sportività delle province italiane: Asti si riconferma al 89° posto
lun 03 set, 2018
Anche quest’anno Il Sole 24 Ore ha pubblicato l’Indice di sportività 2018, curato da Clas-PTS Group. Un ampio servizio dedicato alla diffusione e qualità della pratica sportiva nelle 107 province italiane. Non solo calcio, ma atleti, tecnici tesserati e società sportive di oltre 50 discipline, con oltre 100 aspetti dello sport sintetizzati in 30 indicatori.
L’indice di Sportività nasce considerando numerosi aspetti dello sport: la diffusione in termini di tesserati e società sportive, i risultati agonistici conseguiti durante l’ultimo anno in tutte le discipline olimpiche e in quelle più significative non presenti alle Olimpiadi (automobilismo, motociclismo, ecc.) e una serie di elementi che relazionano lo sport con la realtà economica e sociale dei singoli territori (sport femminile, sport dei bambini, lo sport amatoriale, la formazione per lo sport, l’informazione sportiva, lo sport e la disabilità, la relazione dello sport con il turismo e quella con l’ambiente, ecc.).
La provincia di Asti rimane stabile al 89° posto con 251.72 punti totali, una graduatoria dalla quale analizzando i diversi elementi che concorrono a formare l’indice, riserva anche qualche buona notizia.
5° posto per “altri sport outdoor”, 14° “Sport e natura”, 26° per “sport e bambini”, 34° posto per “sport e formazione, Risultati olimpici invernali 23°, ciclismo 55° e atletica 56° , nuoto 71° e tennis 78°, per citarne alcuni.
Lieve miglioramento per la situazione riservata agli sport di squadra dove il territorio è in 104° posizione con una lieve crescita di ben 5 punti nei confronti del 2017, come nel settore sport individuali 73 esimo gradino, e nel rapporto tra sport e società, dove si analizzano gli aspetti non agonistici delle attività sportive, Asti migliora e sale al 60 esimo posto.
«Si tratta di dati molto importanti che vanno tenuti in considerazione afferma l’assessore allo Sport del Comune di Asti - Mario Bovino - soprattutto perché monitorano le mutazioni di una realtà, quale è quella sportiva, nel corso degli anni – l’indice infatti è stato calcolato per la prima volta a partire dal 2007, - purtroppo la fotografia scattata per la nostra provincia non è mai stata ai vertici di classifica addirittura nel 2015 Asti si posizionava al 97° posto, toccando la 100° posizione nel 2010.
Questo è lo specchio della nostra realtà, rappresentato purtroppo anche dalla carenza di strutture idonee sul territorio, che certamente non portano ad un miglioramento della situazione.
Il bilancio che ne scaturisce non è sicuramente confortante e le domande da porsi sono tante per cercare di capire i motivi di questa situazione sportiva del territorio e per trovare misure idonee a risanare presto la situazione.
Questo trend negativo va invertito subito guardando al futuro e ideando un programma di rilancio. Il riferimento immediato dell’assessore – prende spunto dalle dichiarazioni di luglio espresse dal Sindaco Maurizio Rasero, in merito al progetto Sport Hub al posto dell’Agrivillage.
Un progetto ambizioso per la creazione di una “Città della dello sport” che prevede sia una vasta area coperta che una scoperta, ognuna destinata ad accogliere impianti per lo sport, per l’attività fisica, il benessere e lo svago, presentata dagli stessi progettisti di Agrivillage.
Altro nodo cruciale è poi il tema del nuovo palazzetto dello sport in merito al quale a breve, sostiene il Sindaco Maurizio Rasero, sarà bandita la gara di progettazione per la realizzazione.
Sono progetti di rilancio su cui l’ Amministrazione sta lavorando e che ci auguriamo possano congiuntamente ad ogni intervento preposto in questo primo anno di lavoro, portare a benefici reali per la collettività , continua l’ Assessore Bovino, in questa ottica di rilancio rimane importante il contributo di tutti : dai giovani ai meno giovani con il loro interesse per lo sport, alla dirigenza sportiva che deve essere sempre più preparata, ai tecnici, agli enti di promozione sportiva, alle istituzioni locali ai privati, ognuno dei quali riveste un ruolo da protagonista per riuscire in questo intento, e arrivare ad avere ad una solida e vincente tradizione sportiva che non sia solo passeggera.