"Siamo tutti sbirri" risuona a Verbania nella Giornata della memoria e dell'impegno
mar 21 mar, 2017
Tanti. Oltre 6000 presenze alla manifestazione regionale in occasione della Giornata delle memoria e dell’impegno che l’associazione Libera ha istituito nel 1995. Un lungo corteo per ricordare gli oltre 900 volti di coloro che la violenza e la cultura mafiosa ha spazzato via. L’evento regionale era dedicato all’avvocato Giorgio Ambrosoli assassinato nel luglio ’79 nel suo incarico di commissario liquidatore della Banca Privata Italiana di Sindona. Alla manifestazione, oltre alla moglie anche i figli Umberto e Francesca che gli studenti astigiani hanno avuto modo di conoscere nell’ambito della Giornata della trasparenza 2015.
A Verbania, perchè episodi di ‘ndrangheta si sono tradotti in vicende giudiziarie, segno della pervasività dell’infiltrazione criminale nel nord del Paese. Contemporaneamente la manifestazione nazionale di Locri, quest’anno sotto i riflettori per le scritte offensive, comparse sui muri e indirizzate al fondatore di Libera che ha replicato “Se leggo oggi 'don Ciotti sbirro' non la prendo come un'offesa ma come un complimento”.
“Uno stato di diritto non contrappone “sbirri” e lavoro. Il buon lavoro non è assicurato dalle mafie. Abbiamo il dovere di di partecipare alla vita sociale distinguendo il bene dal male, la rettitudine dal malaffare” così per il Vicesindaco Davide Arri che con il gonfalone della Città ha accompagnato la delegazione astigiana presente a Verbania, la classe 3 UB del liceo Monti con le docenti Mariella Faraone e Cornelia Fricano, il gruppo di Alba e del coordinamento provinciale di Libera.