Città di Asti

La Giunta della Città di Asti nel corso della seduta del 10 gennaio u.s. ha adottato un nuovo Piano Particolareggiato per il completamento e la sistemazione del complesso “ex Casermone” e delle aree adiacenti, comprese tra le Vie Scarampi, Ramelli, Piazza San Giuseppe, Govone, Toti, Galimberti e del Carmine.

La revisione del previgente strumento urbanistico denominato Piano di Recupero, approvato dall’Amministrazione Comunale nel 2002 e già successivamente modificato nel 2007 e nel 2012, si è resa indispensabile alla luce delle mutate condizioni socio-economiche e dell’evoluzione dello stato dei luoghi.

In particolare, l’ampliamento della competenza territoriale del nuovo Tribunale dopo l’accorpamento con quello di Alba, il cambiamento del ruolo della Provincia di Asti in relazione al plesso scolastico dell’”Istituto Monti” e più in generale all’intero comparto che lo comprende, le prospettive della “ex Palestra Muti” orientata a diventare uno spazio pubblico per attività culturali e legate al tempo libero, l’inserimento della funzione a Teatro nella Chiesa di “San Giuseppe”, alcune significative opere di ristrutturazione avvenute di recente, anche con l’utilizzo dei fondi europei del Programma Integrato di Sviluppo Urbano “Asti Ovest”, e la constatazione che diversi interventi a suo tempo previsti nell’area non hanno trovato condizioni economiche idonee alla loro realizzazione.

Le finalità generali del nuovo Piano Particolareggiato sono quindi quelle di un adeguamento delle scelte di dettaglio in funzione sia del rispetto degli obiettivi strutturali del Piano sia della presa d’atto del mutato scenario socio-economico di fondo e si possono brevemente riassumere in:

- inserimento nel Piano delle Alienazioni delle parti di fabbricato adiacenti all’Archivio di Stato ed al Palazzo di Giustizia in adiacenza all’Istituto Monti, al fine di favorire tanto la loro rigenerazione quanto il reperimento di risorse pubbliche per finanziare i restanti interventi di recupero;

- eliminazione della previsione di un nuovo fabbricato su Via Govone a destinazione a terziario-commerciale ed autosilos, con il mantenimento dell’immmobile residuale non demolito e  recentemente ristrutturato;

- inserimento di due nuovi comparti relativi l’uno al fabbricato isolato nell’area del parcheggio attuale, recentemente ristrutturato, e l’altro che, attraverso la previsione di un nuovo volume a destinazione residenziale e  terziario-commerciale, è volto a ridefinire lo spazio residuale di connessione con l’isolato urbano ad est su Piazza San Rocco, con la creazione di una piazzetta lungo la Via Toti;

- inserimento di un nuovo comparto volto a riconoscere il fabbricato ristrutturato sull’angolo delle Vie Govone e Galimberti;

- ultimazione del recupero della “Palestra Muti”, con la possibilità di avere un solaio interno, a due livelli;

- ridisegno delle aree libere in funzione di piazza pubblica;

- eliminazione della previsione della palestra ed inserimento della funzione Teatro nella Chiesa di “San Giuseppe”;

- rivisitazione del progetto relativo al fabbricato interno al comparto afferente l’“Istituto Monti”.

- previsione di un piano interrato, non inferiore a 4.000 mq,  tale da permettere il ricovero di circa 150 veicoli,  in modo da rispondere alle mutate esigenze del nuovo Palazzo di Giustizia “Maurizio Laudi”.

Il nuovo Piano Particolareggiato è frutto inoltre di preventiva concertazione con la Commissione Regionale per i Beni Architettonici ed Ambientali, deputata ad esprimere un parere sulle trasformazioni nei centri storici con la quale l’Amministrazione Comunale ha interloquito nella fase di predisposizione dello strumento urbanistico ora adottato.

Il progetto verrà trasmesso in modo compiuto per poi essere definitivamente approvato dalla Giunta Comunale entro il mese di aprile prossimo.

“Il Piano Particolareggiato adottato recepisce le mutate esigenze di questa importante parte storica della nostra Città  – commenta il Vicesindaco con delega all’Urbanistica Davide Arri – proponendone  un nuovo disegno urbanistico complessivo, indirizzato a conseguire un riuso completo ed aggiornato degli edifici e degli spazi interessati, in un’ottica tanto di recupero e piena valorizzazione delle loro funzioni tanto di concretezza e sostenibilità economica degli interventi previsti”.