ven 18 mar, 2016
Elena ha un trascorso da corridora ciclista, istruttrice di nuoto, ora cammina parecchio. Di movimento quindi se ne intende. E col Servizio Istruzione col quale lavora allena innanzitutto la mente di bambine e bambini delle scuole di Asti ad apprezzare di più la bicicletta. Prima in classe e poi sul terreno della mitica Ciclopista attrezzata nel giardinetto della scuola primaria Gramsci.
L’altro ieri alla Pascoli di viale Pilone, con la pista ciclabile proprio a due passi, il primo contatto con le classi seconda (20) e quarta (16). Elena non si fa intimorire, sa di affrontare un tema “bello e impossibile”: la creatura bici, passepartout di mille fantasie, economica, energetica, giustamente anarchica, col traffico che ti sbuca da ogni dove. E la bici lo buca perché lei scorre, col moto di un' invenzione alla portata di tutti.
La guardano (Elena) attenti e si dialoga in continuazione, perché ci sono tante cose da dire, il casco, i doveri, i segnali, la catena, l’Europa, le abitudini, le piste, i pedoni ma soprattutto ci sono loro, alunni con le mani alzate, scattanti a dire, “a contare”, “del papà”,“di quella volta che la terra si è muovuta”, e poi i disegni tanto naif. Domanda: “Come si distinguono le renne dai cervi?”, sì, qualche cosa non c’entra ma chi se ne importa. La bici ricompone, “ci passa sopra”, perché fra poco verrà “l’uscita” e l’avremo fra le mani e… i pedali, a muovere tutto il corpo in una straordinaria ginnastica di cuore, muscoli, cervello e …forse (gustare) libertà.
Finora con Elena hanno pedalato oltre mille bambini della città e ventuno quest’anno le classi che hanno aderito, una “lezione” in classe e due in ciclopista (a maggio).
Solo due ore, ma poi a casa qualcuno provvederà