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Comunicati Stampa Città di Asti
18 marzo guardando al 21: Libera cattura la piazza, per l'Italia che sceglie il coraggio
ven 18 mar, 2016

Al centro della città un crogiuolo di emozioni e di storia (triste) del Paese raccontata dagli studenti della città nell’annuale appuntamento con la Giornata della Memoria e dell’impegno, che quest’anno, il 21 marzo, farà tappa “nazionale” a Messina.

“La mafia è una brutta storia” campeggiava, venerdì, sul palco di piazza san Secondo dove hanno preso la parola, con la determinazione dei sentimenti  e delle cose che non bisogna tacere, tante classi (13) delle Istituzioni scolastiche Castigliano (3F), Baussano (5A), Frank (terze ABC), Jona (1F), Monti (4 UB e UD). Volti di bambine e bambini, di ragazze, di docenti, visibilmente coinvolti a dire, mostrare, cantare, danzare impegno civile e una stagione nuova, infinitamente attesa. Linguaggi positivi, per ognuna delle età coinvolte, il “Mambo del pipistrello” per punti di vista e pensieri diversi, “Ikaogdoba” il canto proverbio africano per le dita tutte parte della stessa mano, “Frund amico ami” con il linguaggio dei segni per l’amicizia che si dice e si dimostra in tanti modi, e il rap e le canzoni…

Chiazze spot come “prova a cambiare il tuo punto di vista”, “quel che ci piace è vivere in pace”, cartelli a rappresentare le  geo mafie, i pizzini della legalità, un tazebao di messaggi forti e netti, lasciati a scuotere gli occhi e la mente dei presenti,  dannatamente  “pochi” in proporzione ai contenuti o le vicende in ballo. Perchè un cielo speranzosamente sereno ha risentito le storie di Giuseppe e Salvatore Asta, i due gemelli che stavano andando a scuola con la mamma, tutti dilaniati il 2 aprile ’85 dalla bomba destinata al procuratore Carlo Palermo, le parole di Giovanni Falcone, il dovere della denuncia, e l’invito rivolto a tutti “Il silenzio è  dolo. Noi siamo l'Italia che ha scelto il coraggio”. 

Forse pensando a scegliersi un “vestito” una bambina lucidissima a un certo punto ha letto un consiglio di don Ciotti, ispiratore di Libera "Vi auguro di vestirvi con un vestito che non seguirà mai la moda. Vi auguro... robuste speranze ai piedi. Pantaloni fatti di impegno, le maglie che abbiano due colori: quello della libertà e della corresponsabilità. E portate un bel cappello, quello della conoscenza e dello spirito critico. Dobbiamo vestirci di tutto questo sempre”. 

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