mer 18 nov, 2015
L’Istituto Tecnico Agrario “G. Penna” opera in un contesto vitivinicolo, unica realtà scolastica di settore presente nell’astigiano, e ne rappresenta una delle eccellenze. Negli ultimi anni è stata sede di diverse sperimentazioni/studio nell’ambito delle patologie considerate d’importanza primaria nel settore agricolo. Lo studio della loro insorgenza rappresenta uno degli obiettivi principali della scuola, unitamente all’identificazione degli organismi dannosi, allo studio dei loro cicli vitali al fine di favorire interventi preventivi e di cura efficaci.
E la tecnologia può risultare di aiuto, in particolare attraverso la realizzazione di un laboratorio permanente di sperimentazione di Internet delle Cose (IoT) nel vigneto didattico dimostrativo, impiantato recentemente presso la scuola grazie ad un progetto attivato dalla CIA (Confederazione Italiana Agricoltori).
Il progetto si definisce Vigneto 2.0 perché la diffusione della cultura scientifica e digitale degli studenti nel contesto agricolo, rappresenta il punto di forza di questa iniziativa didattica.
La sperimentazione sarà orientata alla sensoristica applicata alle fitopatologie e si procederà all'installazione di sensori di umidità, temperatura, temperatura terreno, bagnatura fogliare, pluviometro, l’utilizzo di telecamera a infrarosso. I dati raccolti, mediante tecnologie wireless e radio (DMR), confluiranno, per l'elaborazione, sulla piattaforma regionale Smart Data Platform costituendo nel frattempo un nuovo Living Lab nell'astigiano.
Di tutto questo si parlerà venerdì 20 novembre all’Istituto Penna di Viatosto nel corso di una intensa mattinata che prevede numerosi interventi, la visita dell’Istituto e annessa azienda l’intervento dell’Assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero. A sostegno del progetto sarà firmato un protocollo d’intesa tra i partner del progetto: la Provincia e il Comune di Asti, CSP – Innovazione, l’Associazione degli Stati generali dell’Innovazione, la Cia e la Coldiretti di Asti.
Il territorio astigiano è caratterizzato da forte “digital divide” dovuto a scarsità d’infrastrutture e di accesso alla Rete. Tale condizione coinvolge anche le piccole e medie aziende agricole e la tecnologia, e più in generale l'innovazione, si ritiene, potrebbe consentire anche a piccole realtà di migliorare la propria attività.
Il progetto apre a una riflessione nuova per la scuola e l’articolato mondo dell’agricoltura