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Comunicati Stampa Città di Asti
Nuove modalità per l'erogazione di contributi sociali: arriva il Piano di assistenza personalizzato e il "rimborso sociale".
ven 04 set, 2015

Situazioni di maggiore criticità economica a carico di singoli e famiglie, a fronte di consistenti tagli alla spesa sociale impongono scelte e modalità affinché le risorse siano impiegate al meglio, assicurando imparzialità ed equità sociale, razionalizzazione delle risorse disponibili in rapporto a una domanda  numerica in costante evoluzione.

 L’impegno dell’Amministrazione in tal senso si è tradotto nella recente deliberazione approvata dalla Giunta che definisce le “Modalità procedurali per l’erogazione di contributi economici e la fruizione della mensa sociale”.

Centrale in questo impianto di aiuto alla persona la redazione di un Piano assistenziale individualizzato (Pai) che prevede  l’ascolto  dei  bisogni, la riformulazione della domanda di aiuto,  la ricerca di risorse  latenti o attivabili nel contesto della rete parentale e sociale dell’interessato.

“Un vero contratto di aiuto - esemplifica l’Assessore Piero Vercelli - sottoscritto per accettazione dal beneficiario, che prevede l’assunzione di  impegni e responsabilità da parte della persona e/o dei componenti del nucleo famigliare, a fronte di un sostegno economico teso a potenziare l’autosufficienza e le risorse individuali”.

“Il nodo – spiega il sindaco Fabrizio Brignolo - è aggredire la dipendenza assistenziale, che è il contrario dell’attivazione delle persone, e sostenere le persone nel momento del bisogno, orientandole nel reinserimento sociale e lavorativo”.

Ove i richiedenti siano abili al lavoro, il sostegno economico potrà essere subordinato alla disponibilità del richiedente allo svolgimento di forme di “restituzione sociale” (compresi tirocini, stages e attività presso il Comune, l’Asp o altri soggetti) che saranno eventualmente proposti.

Le persone che ricevono un aiuto “restituiranno” alla comunità un contributo sotto forma di servizi e avranno allo stesso tempo un’opportunità in più per acquisire professionalità e relazioni sociali (una forma di collaborazione che richiama un po’ il “baratto sociale” tanto di moda in questi giorni).

Il provvedimento prevede che i contributi vengano concessi nei limiti delle disponibilità di bilancio, approvate annualmente dal Consiglio Comunale, senza costituire “un diritto in senso assoluto per i soggetti richiedenti, con carattere integrativo e non sostitutivo del reddito famigliare e da non intendere come totale presa in carico delle situazioni svantaggiate”.

Potranno presentare domanda i cittadini residenti e gli stranieri titolari di regolare permesso di soggiorno. Prestazioni a carattere di urgenza e a titolo straordinario potranno  essere erogate per quelle situazioni di grave o comprovato bisogno in favore di persone temporaneamente dimoranti sul territorio comunale, dietro opportuna valutazione del Servizio Sociale.

Sono sostanzialmente tre gli interventi di aiuto previsti: contributi economici ordinari integrativi del reddito  di  durata massima 12 mesi (a favore di singoli con invalidità civile accertata al di sopra del 75% e privi di rete famigliare significativa, situazioni di grave malattia, età avanzata, marginalità),  contributi economici straordinari finalizzati (a sostegno di singoli e famiglie per situazioni impreviste, di varia natura e per un importo massimo annuale di € 350), infine, di accesso alla mensa sociale (fornitura di pasto completo e derrate alimentari a singoli e nuclei senza patrimonio immobiliare e con Isee non superiore all’importo del minimo vitale, corrispondente al minimo pensionistico dell’anno precedente).

Gli interventi potranno essere forniti anche in forme alternative a quella monetaria diretta (esenzione mensa scolastica, accesso al fondo sociale, esenzione retta di asilo nido, etc.).

I soggetti aventi titolo dovranno rivolgersi allo Sportello di Segretariato Sociale e il Servizio sociale, raccolta la documentazione prevista, esprimerà una valutazione acquisendo parere di congruità dell’intervento economico previsto.

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