ven 15 mag, 2015
Cerimonia ufficiale, venerdì 15 maggio, di intitolazione a Nelson Mandela del palazzo di piazza Catena che ospita la maggior parte degli Uffici e Servizi della Città. Anche un pregevole busto posto nell’androne richiama la nobile figura dello statista e testimone della lotta per i diritti civili.
La significativa presenza di cittadini, del Vescovo mons. Ravinale, di dipendenti, funzionari, dirigenti e Assessori dell’Amministrazione ha fatto corona a un evento degno di essere ricordato nelle cronache cittadine.
“Abbiamo inteso dare un nome e un cognome e quindi personalità a questo palazzo”, ha spiegato il Sindaco Fabrizio Brignolo, “insieme ai valori e ai propositi che trasmettono l’identità di questo luogo in cui si realizza l’operatività e il funzionamento della città”.
Se l’arte tramanda e raccomanda la memoria di popoli e comunità, l’ampio ingresso del palazzo di piazza Catena non fatica a ricordacelo. Lì è già collocato l’affresco a ricordo del ventiduenne astigiano Mauro Alganon perito nella strage di Bologna (2 agosto 1980) del pittore Carlo Carosso e ora aggiunge valore l’opera in pietra di Langa raffigurante il volto di Nelson Mandela (1918 – 2013), donato alla Città dallo scultore Nando Gallo.
Il significato dell’intitolazione al leader nero della lotta all’apartheid, premio Nobel per la Pace 1993 e presidente del Sudafrica riunificato, è stato riproposto dal Vicesindaco Davide Arri che ne ha ricordato “la capacità di ascolto e di perdono, il sorriso spontaneo, l’apertura al dialogo, che sono beni comuni di cui tutti siamo depositari”.
E il riferimento a una figura così universale “che ci parla di pace e integrazione”, ha riassunto efficacemente padre Francesco Ravinale, “nobilita questo palazzo. Perché, si dice giustamente, “quando gli uomini tacciono per loro parlano le pietre””.
Segni della maestria e capacità “di vedere nella pietra” sono esposte nell’atrio di Palazzo Mandela una serie di lavori dello scultore Nando Gallo.