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Comunicati Stampa Città di Asti
La "nuova" Piscina di via Gerbi. Con la ristrutturazione è più fruibile e funzionale
mer 11 feb, 2015

Ha riaperto, puntualmente, il 31 gennaio, dopo un significativo restyling costato qualche sacrificio ai suoi molti frequentatori, non solo atleti e società sportive ma studenti e cittadini desiderosi di tenersi in forma.

Una opportunità di benessere per la città destinata a migliorarsi. “Crediamo in questo impianto che ha tutte le caratteristiche per attrarre e  crescere”. Parola dell’Amministratore Gianluca Albonico  di Centro Sportivo Roero attuale gestore “temporaneo” della piscina comunale, con una solida esperienza nel settore, gestendo le strutture analoghe ad Alba, Bra, Savigliano, Sommariva Perno, Cuneo. “Mentre negli anni 70 la piscina nasceva per gli agonisti oggi svolge un  servizio differente, e riteniamo questo un impianto di ottimo livello”. Con la nuova organizzazione e l’accordo con le società sportive la possibilità per l’utenza di nuoto libero è aumentata del 50%.

L’incontro con la stampa locale ha permesso di verificare la compiutezza dei lavori svolti, non di poco conto considerando che la struttura di via Gerbi fu costruita nel 1970, con le tipologie impiantistiche e normative di allora, e fare il punto sulle numerose questioni sollevate in varie sedi. Innanzitutto sui costi, circa 600.000 euro rientranti nel finanziamento PISU (progetto integrato sviluppo urbano), di un intervento che senza tentennamenti l’Amministrazione Brignolo non ha rinviato oltre, rideterminando altre scelte. Né immaginando migliori sorti considerando le cifre improponibili, 5-6 milioni di euro, per la costruzione odierna  di un nuovo impianto. 

“Piscine di questo genere non sono da record del mondo ma più che adatte per l’allenamento e l’attività sportiva di tutti, qui si conta una presenza di circa 500 persone al giorno” ha precisato l’ing. Renato Morra, coadiuvato nei lavori di ripristino dagli ingg. Fabio Fabiano, Toso e Roberto e dall’arch. Caltagirone, “Abbiamo lavorato per migliorare sicurezza, risparmio energetico, adeguatezza alle norme e funzionalità, naturalmente confrontandosi con le Associazioni dello sport, i rappresentanti di Fipsas, Fin e Astinuoto, e degli Assessorati Sport e Lavori Pubblici della Città”.

Nel dettaglio. Prioritario Il rifacimento totale dei rivestimenti, il miglioramento igienico e impiantistico, la coibentazione e l’impermeabilizzazione, adeguando il fondo con un intervento strutturale volto a limitare la capacità e dunque il consumo di acqua. 

In particolare, nella vasca grande, un volume d’acqua di oltre seicento metri cubi rispetto ai mille precedenti, si è definita una profondità massima di metri 2.85 per una ragionevole area di lavoro, nella quale poter svolgere anche l’attività subacquea. E parimenti si è insistito sulla necessità di disporre di una seconda zona, ampia per i neopraticanti, ove permettere ginnastica in acqua, scuola nuoto ai bambini, per i quali necessitano profondità tra  metri 1,35 e 1,25. Tra le due aree di lavoro è stato realizzato un raccordo graduale. Questo profilo ha generato un risparmio di acqua, rispetto al precedente di oltre il 32% e una maggiore fruibilità da  parte dell’utenza.

Ora la vasca principale dispone di otto “vere” corsie (di due metri ciascuna) e conseguenti otto blocchi di partenza, sanando la precedente situazione (sei blocchi di partenza e l’aggancio alle pareti di 8 corsie in posizione evidentemente sfalsata rispetto alle 6 originali, con la presenza di un “fastidioso” cavo a pochi centimetri dalla piattaforma di ingresso in acqua). Il regolamento impianti della Federazione Nuoto consentirà l’omologazione della vasca per gare regionali, ma per attività di livello superiore sono invece richiesti requisiti (larghezza, vasca di riscaldamento, tribune di capacità idonea) che questo impianto non può fornire.  

Naturalmente una struttura (temperatura ambiente 28°) dove l’acqua “la fa da padrona” (umidità 60% costante) deve avere caratteristiche tali da reggere le criticità continue cui vengono sottoposti i materiali. Così si è provveduto al rifacimento della controsoffittatura, circa 1000 mq (con relativo ponteggio), sottoposta a sbalzi di temperatura e alla creazione di  fenomeni di condensa, provvedendo con pannelli specifici e due strati di isolante imbustato. Il ribassamento del soffitto, inizialmente ipotizzato, a detta dei progettisti, avrebbe generato benefici ininfluenti, con costi ulteriori, anche in considerazione della presenza di serramenti che arrivano esattamente alla quota di controsoffittatura. “Questo edificio, ricorda l’ing. Morra, progettato a suo tempo dallo studio Zucchini  ha una forza che anche nel farne interventi abbiamo cercato di rispettarne la geometria come se fosse un restauro”.

Significativa, anche in termini energetici la coibentazione del fondo della vasca principale e delle pareti perimetrali. Risolta infine anche la questione dell’infiltrazione dell’acqua di lavaggio e della pulizia negli scarichi laterali, ora divisi e sezionati, che ha creato non pochi problemi alle solette sottostanti.

La piscina dispone inoltre di un nuovo sollevatore per disabili, mobile, più moderno e funzionale che a ragione della maggiore fruibilità della vasca principale, è in grado di essere facilmente spostato e operare ovunque.

L’acqua delle vasche viene immessa dal fondo con 40 punti di immissione e lo sfioro sui quattro lati. Di continuo viene interamente passata nei filtri, processo che richiede un’ora e mezza per la vasca piccola e 4 ore per la vasca grande.

Attualmente il personale della piscina è costituito da nove persone, tre alla reception, tre alle pulizie e tre assistenti bagnanti.

Il Centro Sportivo Roero gestirà le attività della piscina coperta e scoperta sino a settembre 2015, corrispondendo al Comune, che mantiene per ora il pagamento delle utenze (riscaldamento, luce acqua), una cifra determinata secondo l’offerta a base d’asta di € 50.000. “Un tempo congruo per monitorare l’organizzazione e l’attività e definire il nuovo bando di affidamento esterno, ha chiarito il Dirigente Gianluigi Porro, cui spetta il mandato dell’Amministrazione “di verificare le condizioni imprenditoriali per rendere, progressivamente, economicamente autosufficiente il bilancio della piscina e promuoverla per il servizio che svolge”.

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