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Comunicati Stampa Città di Asti
Urbanistica: il consiglio comunale adotta la variante 31 ed il piano di recupero per l'ampliamento di un'attivita' commerciale in frazione sessant.
gio 11 dic, 2014

Il Consiglio Comunale nel corso della seduta tenutasi martedì 9 dicembre ha adottato, ad ampia maggioranza e senza voti contrari, tre pratiche urbanistiche di rilievo.

Con voto espresso all’unanimità è stata approvata l’adozione dell’ampliamento di un’attività di bar e ristorazione, già esistente, in un fabbricato ubicato in Frazione Sessant, rigenerando alcuni locali attigui, all’interno del medesimo edificio rurale.

Con il Piano di Recupero in parola viene anche prevista la realizzazione di un’area pubblica a parcheggio, a beneficio della Cittadinanza, con una superficie di 200 mq.

“Si tratta di una pratica che coniuga 2 aspetti importanti – afferma il Vicesindaco Davide Arri – l’ampliamento di un’attività economica che rende un servizio importante nella Frazione di Sessant ed il riuso utile di un edificio già esistente”.

Nel corso della stessa seduta, il Consiglio Comunale ha altresì approvato l’adozione della Variante 31, con 21 voti favorevoli e 4 astenuti.

Il provvedimento, recependo proposte elaborate con gli ordini professionali e le associazioni imprenditoriali astigiane, toglierà vincoli e adempimenti che ad oggi impediscono insediamenti ed ampliamenti di aziende produttive, con importanti ricadute in termini occupazionali.

                   La variante parziale interviene sia in modo puntuale a livello cartografico sia semplificando le Norme Tecniche di Attuazione con lo scopo di promuovere gli investimenti produttivi sul territorio, velocizzando nel contempo le procedure urbanistiche, riducendo quindi tempi e costi delle pratiche.

Queste le principali misure adottate:

viene consentito nelle aree produttive il commercio al dettaglio connesso con l’attività di commercio all’ingrosso; vengono incentivati i cambi di destinazione d’uso, in zona produttiva, dei fabbricati esistenti; le aziende agricole potranno prevedere destinazioni produttive per la lavorazione  e trasformazione dei loro prodotti; vengono accolte le richieste di riclassificazione in area agricola di lotti prima edificabili in considerazione dell’incidenza che la tassazione IMU ha assunto per alcune fasce di proprietari; vengono accolte le richieste di rimozione di vincoli a servizi pubblici quando ciò non comporta un incremento della capacità insediativa residenziale; vengono accolte le richieste avanzate da aziende produttive operanti sul territorio che intendono razionalizzare o ampliare l’attività (una quindicina di richieste); nelle aree produttive viene rimosso il limite massimo di 250 mq oggi presente per le attività di somministrazione di alimenti e bevande; nelle aree agricole viene consentito, senza il preventivo ricorso al piano di recupero, l’ampliamento fino al 100% della superficie per le unità commerciali esistenti; Vengono assimilati alla destinazione residenziale i centri di custodia oraria (Baby Parking) come definiti dalla recente normativa regionale, consentendo la loro apertura anche nelle aree produttive e commerciali; vengono assimilate alla destinazione commerciale le Strutture per il commiato come definite dalla recente normativa regionale; viene consentita nei comparti produttivi di completamento la monetizzazione delle aree per servizi pubblici, per le destinazioni all’uso commerciale e direzionale, fino al 50% del totale.

A fronte dei forti incentivi al riuso del patrimonio edilizio esistente, grande importanza è stata riservata alla riduzione di consumo del territorio non ancora edificato: ammonta a ben 44.000 mq la riduzione delle aree edificabili, equivalenti a 9 campi di calcio.

Inoltre, per quanto riguarda l’ex Mercato Ortofrutticolo di Corso Venezia, il terzo lotto (ex celle frigorifere), rimasto di proprietà della Città di Asti, è stato ora vincolata ad attrezzature di interesse comune, in quanto destinato a accogliere il Mercato dei Produttori locali.

In Val Rilate, viene prevista un’area per servizi pubblici, recependo una richiesta avanzata dalla Pro Loco di Sessant, volta alla realizzazione di impianti sportivi e di aggregazione sociale.

Altresì, viene riconosciuta la destinazione a servizi dell’immobile per la sede dell’Opera Pia Milliavacca, favorendo la rigenerazione di un immobile storico di pregio, ubicato nel cuore della nucleo urbano cittadino,  tra Via Milliavacca e Via Giobert.

Nell’Area del Parco Biberach viene esteso il vincolo a parco, rimuovendo la previsione di una strada e di un parcheggio, in modo da tutelare il verde pubblico.

Propedeutica all’adozione della Variante 31 risulta la terza pratica urbanistica approvata, con 23 voti a favore e due astenuti, dal Consiglio Comunale ossia l’individuazione nel Piano Regolatore, del centro e dei nuclei abitati, come previsto dalla recente legge regionale.

Si tratta della radiografia del tessuto edifico comunale, con l’introduzione sulle nostre mappe catastali di queste perimetrazioni su base digitale, favorendo la maneggevolezza degli elaborati ed il risparmio di carta per la riproduzione degli stessi.

Grande soddisfazione ha espresso il Vicesindaco Davide Arri per l’adozione ad ampia maggioranza della Variante 31, “frutto di un importante lavoro di concertazione con gli ordini professionali ed il mondo imprenditoriale astigiano e strumento volto a semplificare le norme, velocizzare le pratiche, tagliando tempi e costi, incentivare lo sviluppo economico, orientandolo verso la rigenerazione del patrimonio edilizio esistente ed il risparmio di suolo non edificato”.

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