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Comunicati Stampa Città di Asti
Lavoriamo per una nuova identità astigiana
mer 30 lug, 2014

A due anni e mezzo dal mandato conferito dagli elettori Sindaco e Giunta hanno incontrato la cittadinanza nel corso di un incontro svoltosi sabato scorso in Sala Pastrone. Fornire un resoconto e una prospettiva del lavoro finora intrapreso era lo scopo della mattinata, circa tre ore di interventi dal tavolo e dal numeroso pubblico, con la conduzione attenta del giornalista Carlo Cerrato. Erano presenti gli Assessori, tranne Cotto e i tutti i Dirigenti (nove su dieci) del Comune.
Il Sindaco aprendo i lavori ha preso spunto dalle recenti dichiarazioni alla stampa di chi vorrebbe insediare o potenziare attività economiche ad Asti e ne ha rilanciato i punti di forza rappresentati dalla posizione logistica della città, con le buone opportunità insediative ancora offerte dal Pip di Quarto, “facendo quindi leva sulla dotazione e l’offerta di servizi quali lo snellimento e semplificazione amministrativa previste dalla variante 31, la digitalizzazione dell’archivio dell’Urbanistica e l’imminente pratica attuazione della banda larga con 12 postazioni in città. Nondimeno in questo senso è da leggere l’accorpamento del tribunale di Alba con la sede di Asti che ne fa il terzo polo giudiziario in Piemonte“.
Sul versante della promozione economica non si deve sottovalutare l’investimento in formazione che ha visto l’avvio con Asti Studi Superiori dell’incubatore di impresa con 28 ragazzi e il coinvolgimento di 11 aziende. La solida presenza universitaria della Facoltà di Scienze motorie con 450 matricole e buoni sbocchi lavorativi pone la questione della adeguatezza delle strutture sportive locali con la definizione scadenzata dei cantieri aperti alla Piscina comunale e la realizzazione del Palazzetto di p.za D’armi, capienza doppia rispetto al PalaSanQuirico, con innegabili risvolti di migliore fruibilità per gli studenti, le scuole, lo sport astigiano e quindi di tipo sociale in generale. inter
Sempre la zona est della città,interessata dai Contratti di Quartiere, vedrà un intervento di riqualificazione in viale Pilone riguardante le Casermette e il trasferimento del supermercato Famila con le relative urbanizzazioni nella zona. Si lavora poi al grande cantiere del teleriscaldamento, con l’investimento nei prossimi anni di ingenti risorse, 50/80 milioni di euro, a beneficio di lavoro e ambiente oltre che di risparmio per le bollette dei cittadini. Tutti interventi che come si potrà facilmente comprendere avranno ricadute salutari in particolare nel comparto edilizia che costituisce il secondo bacino occupazionale nel nostro territorio, come in generale in Piemonte.
Su scelte di politica commerciale, nonostante la pervasività della grande distribuzione e pur nella congiuntura attuale gli esercizi sembrano reggere nel centro storico con la tipicità, la qualità dei prodotti e il contesto ambientale oppure sugli assi di comunicazione più importanti, quindi ricorda il Sindaco ”si tratta di pensare a un piano che privilegi l’insediamento di medie strutture di vendita, con una tipologia di prodotti in grado di richiamare gente, ma con una ricaduta sul tessuto esterno atta a far convivere negozi e botteghe. Ci sono al riguardo richieste di operatori cui vogliamo dare credito”.
Gli oneri di urbanizzazione derivanti da questa e altre realizzazioni potranno essere orientati su esigenze ritenute prioritarie quali l’edilizia scolastica monitorata da un recente censimento che ha definito chiaramente la situazione esistente.


Di particolare interesse l’attenzione alla cultura, alla valorizzazione del patrimonio museale come motore di sviluppo economico a sostegno del terziario perché il commercio locale non si alimenta solo con i residenti ma con il turismo. A proposito di marketing e condizioni che lo favoriscono il Sindaco ha voluto precisare “Ho visto che noi otteniamo risultati modesti quando ci lanciamo in attività di marketing che non sono le nostre. Noi è come se fornissimo l’hardware, con una città attrattiva per i suoi elementi di richiamo, ma la politica commerciale la devono fare i commercianti, le associazioni di categoria, i diretti interessati… Se il centro storico è la zona di attrazione del patrimonio architettonico museale dobbiamo fare lo sforzo di renderla più fruibile dai turisti e dai pedoni. Oggi si muovono guardando i monumenti e facendo attenzione alle auto. Siamo orientati all’estensione della Ztl verso ovest perché quello è lo spazio da riportare a una dimensione più vivibile”.
Un bilancio comunale che dal 2010 al 2013 ha dovuto tagliare 13 milioni di euro di trasferimenti ha cercato di tenere comunque indenne la spesa sociale. Lo sforzo di razionalizzare la spesa ha fatto individuare nuove modalità di prestazione in settori particolarmente “caldi”, istituendo più borse lavoro, triplicate nell’anno in corso e sul problema casa prevedendo risorse che mettano in contatto domanda e offerta.
Senza concedere nulla alla querelle estiva su rivalità e successi delle manifestazioni musicali tra Astigiano e Albese, preferendo invece richiamare il valore del recente riconoscimento Unesco alle colline che, quelle sì accomunano le due città e contribuiscono a promuovere l’economia, Brignolo ha segnalato però di cogliere “un nostro disagio, una sorta di carenza di autostima collettiva”. Così ha concluso il suo intervento con la metafora dell’adolescente che lamenta di non avere amici, chiuso su se stesso, capace di uscirne solo guardandosi intorno, mettendosi a camminare in qualche direzione. Come a dire che solo riconoscendo tutti insieme i nostri elementi di forza, l’hardware, nell’accezione di patrimonio naturale, storico, urbano, si evita di cadere nell’arrendevolezza. “Dobbiamo come città fare come l’adolescente, e cercare di capire quale prospettiva darsi, e sotto questo profilo questo incontro è utile, ma dobbiamo fare un’attività ulteriore: decidere in che direzione andare, come comunità nel suo insieme. Lo strumento che usano le città è il Piano Strategico, un modo per relazionarsi con tutti i mondi che svolgono una funzione sociale, produttiva comunicativa. Perché se riusciamo a riprendere un’idea di noi stessi riusciamo a recuperare autostima e definire che cosa saremo da qui in poi”.
Ma il piatto forte della mattinata, forse il più atteso, sono stati gli interventi (19) dei presenti in sala volti a presentare richieste, stato dei lavori, indicare soluzioni o aggiustamenti. Tutti molto precisi e circostanziati, inerenti Astimusica e il rumore provocato, le proposte di prolungamento e modifica di alcune linee urbane degli autobus, la “marginalità” di Pontesuero, la pulizia della città, la gestione del bar e delle attività in piscina, la situazione degli immobili vecchio Ospedale e Maternità, l’Acquario ospitato in p.za Campo del Palio, l’attuazione del piano Pisu in c.so Alba, la situazione del commercio in c.so Dante, le urbanizzazioni, la pulizia e la vigilanza in strada Laverdina, la tempistica dei lavori negli impianti sportivi, la copertura Wi-fi in centro città, la rotonda al casello Asti ovest, il sostegno al commercio, la riqualificazione energetica e il marketing, i grandi contenitori urbani e il rapporto con la Soprintendenza regionale.
A questi sono seguite le integrazioni e le risposte degli Assessori Vercelli, Sorba, Bagnadentro, Cerrato, Parodi, Bianchino, Arri, del Presidente dell’ Asp Bagnadentro e del Sindaco.

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