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Comunicati Stampa Città di Asti
La Giunta approva la riorganizzazione delle dirigenza comunale
gio 05 dic, 2013

La Giunta Comunale ha deliberato la riorganizzazione della struttura dirigenziale dell’Ente, alleggerendola e snellendola.
Prima della riorganizzazione, l’intera macchina comunale era suddivisa in due aree, ognuna delle quali aveva al vertice un “capo area” che, insieme al segretario generale, costituivano il “comitato di direzione”: una sorta di organismo di coordinamento che sovrastava tutti settori retti dai singoli dirigenti.
Nell’ottica della semplificazione e dello snellimento questa ripartizione è stata abolita, così come sono stati aboliti la figura dei “capi area” e il comitato di direzione.
Anche il numero dei settori (e quindi dei dirigenti) è stato diminuito di due unità.
Dall’inizio del mandato della giunta Brignolo sono andati in pensione tre dirigenti e uno solo (quello all’istruzione, asili nido e servizi sociali) sarà sostituito.
Il numero dei settori, e dei relativi dirigenti, scende quindi da dodici e dieci: un numero “virtuoso”, ben distante da quelli del passato (27 dirigenti nel 1993, 19 nel 2003, 17 nel 2006).
Nell’ambito della riorganizzazione si sono create (senza aumentare il numero dei settori, ma inserendole all’interno dei settori accorpati) anche due nuove funzioni che sono strategiche rispetto al programma dell’amministrazione Brignolo.
Per la prima volta si è prevista la creazione di funzioni relative alle politiche attive per il lavoro, per consentire all’Ente di relazionarsi adeguatamente con i soggetti pubblici e privati che hanno competenze in materia di lavoro, formazione, politiche per l’impresa.
In secondo luogo è stata prevista la costituzione di un ufficio preposto alla ricerca dei finanziamenti strutturali (regionali, statali ed europei) in modo da dotare l’Ente in forma stabile di una struttura fondamentale per il reperimento di risorse in un momento di crisi.
Ai fini della riduzione dei settori e dello snellimento lo Sportello Unico per le Imprese e le attività produttive è stato accorpato all’Urbanistica; il Commercio su aree pubbliche è stato accorpato alla Polizia Municipale; il Patrimonio all’Ambiente e al lavoro.
Complessivamente, quindi, sono stati ridotti per numero i settori e il relativo carico redistribuito
Questo l’elenco dei settori come risultante all’esito della riorganizzazione e degli accorpamenti:
1. Settore Ragioneria Bilancio e Tributi
2. Settore Affari Istituzionali, Legali e Contratti
3. Settore Servizi Demografici e URP
4. Settore Politiche Sociali, Istruzione e Servizi Educativi
5. Settore Cultura, Istituti culturali, Manifestazioni e Sport
6. Settore Risorse umane e Sistemi Informativi
7. Settore Corpo di Polizia Municipale e Commercio su Aree pubbliche
8. Settore Patrimonio, Ambiente e Lavoro
9. Settore Urbanistica, Sportello unico e Attività produttive
10. Settore Lavori pubblici ed Edilizia pubblica
Si avvia ora una fase che richiederà sicuramente un periodo di rodaggio per il nuovo assetto.
Nelle prossime settimane si approfondirà il tema del dimensionamento degli organici dei singoli settori e si valuteranno le eventuali innovazioni all’interno dei medesimi; argomenti sui quali saranno coinvolte anche le organizzazioni sindacali.

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