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Comunicati Stampa Città di Asti
Sintesi della relazione alla conferenza stampa di fine anno.
lun 31 dic, 2012

Prima di tutto il lavoro.

Le crisi aziendali – l’attività “difensiva”.

Il Titolo del nostro programma è “Prima di tutto il lavoro”. Partiamo quindi da questo argomento e dalla piccola soddisfazione rappresentata dall'accoglimento della cassa in deroga per sei mesi alla Waya, grazie all'impegno del Comune che ha lavorato per l'assunzione delle sei persone necessarie a far scattare il quorum del 10 per cento di ricollocati che era condizione essenziale.
Dopo l'accordo per il rinnovo di due anni di contratti di solidarietà alla Gate è il secondo importante risultato dell'interventismo che il Comune con la nuova amministrazione ha adottato nelle vicende relative alle crisi aziendali.
Sono trattative durissime (durano giornate intere...) e spesso riservano delusioni, tant'è che tutti ci consigliano di star alla larga. La nostra coscienza invece ci impone di intervenire e i risultati si vedono.

Un progetto mirato di formazione e job placement.
Questo però procrastina solo di un anno e mezzo-due il problema: a quando cioè scadrà il contratto di solidarietà Gate e la mobilità Waya e ci troveremo 350-400 persone per strada.
Non possiamo permetterci di far passare questo tempo invano: dobbiamo usarlo per promuovere iniziative di formazione professionale e Job placement.
Per questo entro metà gennaio convocheremo Provincia (che ha la delega dalla Regione in materia di formazione e visto che l'abbiamo salvata...) associazioni di categoria (che hanno il rapporto diretto con sistema delle aziende e sono collegate a agenzie di formazione) e i sindacati (che conoscono il mondo del lavoro e in parte hanno collegamenti con agenzie formative) per chiedere a tutti di fare la propria parte per studiare e attuare un piano condiviso di formazione e job placement, che abbia durata di un anno e mezzo mirato su personale Gate e Waya.

Politiche “attive” per l’economia e il lavoro.
Questo sul fronte delle politiche "difensive".
Per quanto riguarda le politiche "attive" finalizzate al lavoro e all'economia è il corso il tavolo per il credito mirato ai crediti verso le pubbliche amministrazioni.

Le rilocalizzazioni nell’area industriale di Quarto.
Stiamo lavorando con alcune aziende astigiane piccole e medie, che necessitano di rilocalizzarsi e ampliarsi, per favorirne la ricollocazione nel Pip di Quarto (quello pubblico che finora è rimasto sostanzialmente vuoto) e la nostra proposta si sta rivelando appetibile perché stiamo proponendo una forma innovativa che non è solo la vendita dell'area, ma la concessione a fronte di un canone (più accessibile in questa congiuntura) con possibilità di riscatto finale. Siamo inoltre fiduciosi per l’interessamento di un’azienda intenzionata a insediare una nuova produzione sull’asta di Portacomaro.

Missione in Iraq.
In base al principio che il lavoro bisogna andarlo a cercare in quelle parti del mondo che stanno conoscendo grande sviluppo dell'economia continuiamo a dare il nostro piccolo contributo all'internazionalizzazione. Dopo la Cina abbiamo ricevuto l'invito da parte del governatore di Najaf ad accompagnare la delegazione di trenta aziende italiane di cui sei astigiane che partecipa ad una fiera per procurarsi commesse e anche questa volta non ci tiriamo indietro. Per cui intorno al 20 gennaio il sottoscritto in rappresentanza della Città di Asti, Roberto Ferro Ruscalla della Giunta della Camera di Commercio di Asti e la rappresentanza di Confapi saremo in Iraq a fare la nostra parte.

Semplificazione amministrativa.
Quanto invece alla promozione delle attività sul territorio gli assessorati all'urbanistica e allo sportello unico hanno completato la raccolta di suggerimenti e proposte dagli ordini professionali e stanno predisponendo la promessa variante normativa al piano regolatore finalizzata a semplificare le procedure, destinata a rendere più "amichevole" il rapporto tra investitori e burocrazia locale. Nello stesso senso abbiamo sfruttato a pieno l'opportunità concessa dalla nuova norma regionale di abbattere del 60 per cento il costo della monetizzazione dei parcheggi per bar e ristoranti (e la nuova disciplina è già vigente).
Un intervento apparentemente meno importante e invece molto sollecitato dai professionisti nell'ottica dello snellimento delle procedure è la digitalizzazione dell'archivio delle pratiche urbanistiche, per la quale con l'ultima variazione di bilancio abbiamo reperito le risorse ed ora è in corso di predisposizione la procedura di gara.

La Cultura come motore di sviluppo.
Com`è noto noi consideriamo la cultura come una leva per l`economia e il lavoro e non v`è dubbio che con la nuova amministrazione le attività culturali abbiano avuto rinnovato impulso: abbiamo potenziato Asti musica, Asti teatro, la stagione invernale, sostanzialmente a costi invariati; abbiamo creato le case del teatro, aperto al pubblico il Battistero; abbiamo fatto la nostra parte per il museo paleontologico stanziando i 50 mila euro necessari a raggiungere la quota di cofinanziamento indispensabile per attivare il finanziamento regionale di un milione di euro che consentirà di completare la realizzazione di un museo di richiamo internazionale; abbiamo avuto un anno da record per quella particolare branca della nostra vita culturale che è il Palio e tutto quanto ruota attorno a questa festa (abbiamo quest’anno ripristinato in extremis con una variazione di bilancio il contributo di 30.000 euro complessivi ai Comitati e vedremo per il futuro cosa riusciremo a fare).
Abbiamo rimodulato il finanziamento del Pisu per ricavare le risorse per avere la certezza si aprire palazzo Alfieri.
Non appena arriverà il finanziamento regionale, già assegnato, del Pti (lo stesso che ci consentirà di mettere in sicurezza il Versa alzando il ponte di corso Alessandria, così sbloccando aree produttive oggi inutilizzabili per il rischio idrogeologico, e di completare i laboratori all'università Colli di Felizzano), inizieremo i lavori per l'accademia dell'arte in Piazza Leonardo da Vinci di cui è già pronto il progetto e stiamo per avviare le procedure di avviso pubblico per manifestazione di interesse.
Il nuovo presidente della biblioteca ha rinnovato l’impulso per questa istituzione.

I rischi per le istituzioni culturali astigiane. Il nostro progetto.
I problemi tuttavia non mancano e alcune situazioni non direttamente riconducibili al comune di Asti rischiano di minare la nostra azione di sviluppo.
La Provincia di Asti sta dando corso agli indirizzi, deliberati dalla precedente amministrazione, di dismettere il proprio impegno del settore culturale: è pervenuto il recesso dal consorzio ISRAT; è giunta la comunicazione relativa al ritiro delle quattro persone dipendenti della Provincia comandate fino al 31.12 presso la Biblioteca (che verrebbe “affossata” dalla perdita di 5 su 11 unità in servizio); la comunicazione della volontà di recedere dal Consorzio Astiss (cui era erogato un contributo annuo di circa 220.000 euro, metà in denaro e metà mediante comando di due persone che svolgono servizio presso la Colli di Felizzano); il recesso dai contratti di locazione del Museo dell’Arazzeria Scassa a far data dal giugno 2013. Tutti atti assunti dalla precedente amministrazione cui il Commissario sta dando corso, a cui si deve aggiungere che da anni la Provincia non eroga più alcunché al centro Studi Alfieriani.
Ho personalmente conferito con il Commissario che si è detto disponibile a discutere nel merito tutte queste determinazioni, ma sul presupposto della compatibilità con la (in)disponibilità di risorse dell’ente. Noi auspichiamo che si possano trovare delle soluzioni di compromesso con il Commissario, di cui ribadisco di aver apprezzato l’attitudine a scendere nel dettaglio dei problemi senza pregiudiziali. Con riferimento alla Biblioteca ho formalizzato una richiesta (cui mi è stato anticipato verbalmente esito positivo) di mantenere almeno fino al 31 gennaio il personale in distacco, in attesa di valutare possibili soluzioni.
In sintesi ci sentiamo di affermare quanto segue: noi ci impegneremo perché le attività esercitate da questi Enti, che ormai si reggono sul prevalente impegno economico del Comune di Asti, non siano ridotte e affinché le persone che vi lavorano possano, nei limiti del possibile, continuare a svolgere queste attività; ma è evidente che questi obbiettivi –che sono ambiziosi nelle condizioni date- potranno essere conseguiti soltanto se si avvierà un processo di aggregazione e integrazione tra le realtà culturali che oggi sono distinte, finalizzato a produrre sinergie, risparmi di spesa, economie di scala.
Entro il quindici di gennaio riuniremo tutti i rappresentanti delle istituzioni in oggetto, per discutere di questi problemi.

Turismo e manifestazioni. La nuova fiera.
Altro fronte del nostro impegno per il lavoro e l’economia è quello del turismo e delle manifestazioni.
Non è sfuggito il grande attivismo che ha portato a rinnovare le varie manifestazioni (Fiera europea, del Tartufo, del Cioccolato, della Birra, etc.) che hanno goduto di grande successo di partecipazione. Siamo orgogliosi di essere l’Amministrazione che per prima ha avuto il coraggio di deliberare il passaggio dalla Fiera Città di Asti generalista alla fiera specialistica che si terrà in primavera all’Enofila. Siamo consapevoli dell’enorme rischio che questo comporta ma si trattava di una scelta ineluttabile, rispetto alla quale chiederemo la collaborazione di tutti.

Commercio.
Così come rinnoveremo la richiesta di collaborazione di tutti (associazioni di categoria e centro commerciale naturale in primis) per fare in modo che le iniziative di promozione commerciale (comprese le scelte in materia di viabilità che sono un tassello importante della politica commerciale della Città) assumano una portata organica e continuativa.

Promozione su area vasta.
Mentre procede il tavolo per concretizzare le iniziative in vista di Expo 2015 confidiamo per l’anno 2013 di cominciare a poter promuovere, anche impiegando risorse del Pisu, il brand e l’offerta culturale e turistica della Città in un ambito geografico più vasto.

Agricoltura – Il Farmer Market.
Sul fronte dell’agricoltura non sono mancate le azioni di promozione e l’attivismo all’interno delle associazioni di cui siamo parte (Città del Vino, di cui abbiamo assunto la vice presidenza, etc.). Un risultato particolarmente significativo è stato raggiunto con riferimento al progetto di “farmer market” al mercato ortofrutticolo. Siamo infatti riusciti, intervenendo in extremis sull’iter autorizzativo che ormai non era più arrestabile, dei due supermercati deliberati dalla precedente amministrazione sull’area dell’ex ortomercato venduta a un operatore privato, ad ottenere che quest’ultimo assumesse l’impegno ad erogare oneri di urbanizzazione supplementari (non previsti nel progetto originario) per un valore di 250.000 euro, che si concretizzeranno nella ristrutturazione dell’immobile che in passato ospitava le celle frigorifere della Saclà, così da predisporlo per ospitare il farmer market, che avrà tra i primi operatori, quelli “sfrattati” a seguito della vendita dell’ortomercato.
Per realizzare una struttura che sia all’avanguardia e rispondente alle attuali richieste del mercato abbiamo coinvolto le associazioni agricole con cui si sta studiando il progetto e la sua promozione.

Teleriscaldamento, fonti rinnovabili, contenimento dei consumi energetici e dell’inquinamento.
Confidiamo che il 2013 sia l’anno in cui partirà il teleriscaldamento, il programma di tetti fotovoltaici del Comune e una revisione complessiva (nel nome del contenimento dei consumi e quindi dell’inquinamento) del sistema di gestione e approvvigionamento dell’energia elettrica e del riscaldamento del Comune di Asti, giacché siamo divorati dalle spese di corrente elettrica e contratto calore. I progetti sono in stadio avanzato (in alcuni casi, ad esempio su alcune linee di illuminazione pubblica abbiamo già avviato la sperimentazione) e quindi confidiamo che l’anno nuovo sia quello della svolta.

Addio all’inceneritore.
Con riferimento a questi temi che sono di economia, ma anche di ambiente, colgo l’occasione per rendere noto che nei prossimi giorni sarà firmato il nuovo protocollo d’intesa tra Comune, Provincia, CBRA, GAIA e Comune di Cerro Tanaro che sancisce il definitivo abbandono della scelta strategica dell’inceneritore ad Asti. Il problema dei rifiuti sarà affrontato migliorando l’efficienza del nostro sistema di raccolta differenziata, trattamento e “valorizzazione” dei rifiuti negli impianti di Valterza e San Damiano.
Per lo smaltimento finale della quota di rifiuto residuo (che nel disegno della precedente amministrazione comunale e della precedente amministrazione provinciale era destinata ad un inceneritore da realizzare nella nostra provincia; inceneritore di cui per altro non si è mai avviato l’iter procedurale, né vi sono mai state le risorse economiche per realizzarlo) abbiamo avviato le procedure per la ricerca di un partner strategico che disponga di impianti propri fuori dalla nostra provincia a condizioni economiche che (vista l’attuale situazione del mercato che a seguito del generalizzato incremento della raccolta differenziata vede i titolari di impianti “affamati” di materiale da smaltire) saranno certamente molto più contenute rispetto al costo di realizzazione di qualsivoglia nuovo impianto. Vorremmo altresì che questo nuovo partner oltre a “ritirare” la quota di nostro rifiuto finale ci procuri rifiuto da trattare nei nostri impianti (che com’è noto sono ancora sottoutilizzati) così da conseguire ulteriori introiti finalizzati a ridurre le tariffe ai nostri concittadini. Stiamo verificando tecnicamente e discutendo con gli altri comuni della Provincia, nostri soci in Gaia e CBRA, se questa partnership debba essere “leggera” (ossia basata solo su contratti) oppure se possa essere più utile pensare a un coinvolgimento societario in Gaia.

Le frazioni.
Considerando l’urbanistica un pezzo di politica di valorizzazione del territorio, anche in funzione della nuova dimensione dell’economia, ricordo che si è avviato per la prima volta il censimento puntuale del patrimonio edilizio pubblico e privato esistente ed è partito in commissione l’esame della variante frazionale che non persegue un aumento di cubatura nelle frazioni, ma l’adeguamento e l’ammodernamento del patrimonio edilizio e del sistema delle infrastrutture e dei servizi nelle frazioni.
In proposito ricordo che è in corso di pubblicazione il bando per la raccolta delle disponibilità a ricoprire l’incarico di presidio del territorio frazionale (in sostituzione dei consigli di circoscrizione abrogati per legge) e per la prima volta nella storia recente della Città l’assessorato di competenza sta presidiando il territorio frazionale sensibilizzando (in previsione, qualora fosse necessario, di provvedimenti imperativi e sanzionatori) all’osservanza del regolamento di polizia rurale che è fondamentale per il mantenimento dell’ambiente, della regimazione delle acque, della prevenzione delle frane, del dilagare dei gerbidi, etc.

Polizia Municipale
Per connessione rispetto all’assessorato di competenza, che è il medesimo, un breve richiamo agli interventi sulla sicurezza, che hanno visto, su indicazione della Prefettura il posizionamento di una nuova telecamera e l’impiego della Polizia Municipale in servizi integrati con le altre forze di polizia che hanno portato anche alla cattura in flagranza di reato di alcuni rapinatori. Sotto questo profilo integreremo i servizi di prossimità, ossia in contatto diretto con i cittadini, nella consapevolezza che l’aggravamento della crisi economica porta anche a un incremento dei fenomeni criminosi finalizzati a reati predatori.

Al centro la persona.

La seconda “gamba” del nostro programma è quella che vede al centro i bisogni della persona e i servizi sociali. La ristrettezza di risorse porterà sempre più a polarizzare la nostra attenzione su due fronti: l’assistenza sociale per lenire le emergenze e i bisogni delle persone maggiormente in difficoltà oltre al già citato impegno sul fronte dell’economia e del lavoro (attesto che la crisi e la carenza di reddito è oggi la principale causa del disagio sociale).

Le borse lavoro.
Lo strumento della borsa lavoro, che attribuisce al bisognoso un piccolo reddito ma soprattutto lo inserisce in un ambiente di lavoro con finalità formativa (profilo rispetto al quale oggi siamo un po’ in difficoltà perché fatichiamo a trovare imprese disposte ad accogliere i borsisti e quindi ripieghiamo su collocamenti all’interno del Comune o in altri enti pubblici, in cui il contesto normativo non consente un futuro assorbimento) è lo strumento su cui ha puntato la nostra amministrazione, incrementando complessivamente da 110 a 180 mila euro lo stanziamento nel bilancio 2012.
Rendo noto che nella scorsa Giunta abbiamo prelevato un ulteriore importo dal fondo di riserva (siamo a fine anno e non si è reso necessario utilizzarlo, per cui “accettiamo il rischio” di dimezzarlo) per destinare 28.000 euro a ulteriori borse lavoro, 2.000 euro per l’accoglienza diurna dei senzatetto e 10.000 euro per contributi all’affitto, che si aggiungono a quanto fino ad oggi già erogato, che non è risultato assolutamente sufficiente a far fronte alla nuova povertà (che coinvolge sempre più famiglie fino a ieri appartenenti al ceto medio).

La rete di solidarietà.
Abbiamo com’è noto incrementato la sinergia e l’unità d’azione di intenti con le associazioni per lo più collegate alla Chiesa locale per l’assistenza di generi di prima necessità (alimenti, vestiario) a una platea sempre più vasta di bisognosi.

La Casa.
Sul tema non mi dilungo perché nei giorni scorsi è stata data (anche a seguito della discussione in consiglio comunale di un ordine del giorno votato da tutti i gruppi consigliari) notizia delle tantissime iniziative che abbiamo in corso (le iniziative intraprese verso il Ministero e le Ferrovie per tentare di acquisire la palazzina occupata di via Allende e il Ferrotel; lo sforzo per agevolare un progetto di housing sociale nella palazzina di corso Volta; i contributi per integrazione dell’affitto alle famiglie bisognose e l’attività svolta per rendere a breve disponibili numerosi nuovi alloggi popolari realizzati dall’Atc con cui si è stipulato un accordo per consentire all’Agenzia della Casa di consegnare alloggi finiti anche se, per carenza di liquidità, gli oneri di urbanizzazione saranno rateizzati; gli sgravi Imu e il fondo di garanzia predisposto per tentare di indurre i proprietari ad accettare canoni convenzionati, nel tentativo di avvicinare domanda ed offerta di abitazioni, etc.).


Volontariato – Disabilità.
Allo stesso modo non torno su quanto recentemente comunicato su volontariato e disabilità, limitandomi a ricordare che è in corso l’acquisto di pedane che saranno pagate dai commercianti, organizzati dalle associazioni di categoria, per rimuovere l’ostacolo all’ingresso nei negozi della Città: primo tassello del progetto “Città etica” che vede coinvolto l’operato dei Lavori Pubblici nella rimozione delle barriere architettoniche ogni volta che viene realizzato un intervento su percorsi pedonali o viabili o edifici pubblici e il perseguimento di risorse straordinarie tramite la partecipazione, che i nostri uffici hanno reso possibile con un surplus notevole di lavoro straordinario, ai bandi “Piano Città” e “Smart Cities”.

Istruzione.
Abbiamo purtroppo dovuto far fronte con risorse comunali al taglio di circa 150.000 euro praticato dalla Provincia (che non ha ricevuto il relativo contributo dalla Regione) su servizi primari per il diritto allo studio, quali l’assistenza ai ragazzi disabili.
Per quest’anno siamo risusciti a reperire le risorse, ma il problema si riproporrà in termini almeno analoghi l’anno venturo.
La situazione di assoluta incertezza sulla disponibilità dei fondi regionali (in corso d’anno è stato ridotto il fondo di solidarietà per i contributi agli affitti e per il trasporto pubblico locale) rende difficilissimo far quadrare i conti e operare un minimo di programmazione, in settori delicatissimi.
Sul fronte scolastico segnaliamo che è in corso un monitoraggio con questionari all’utenza per verificare il gradimento del servizio mensa.

Sport - Palestre.
L’emergenza connessa agli incrementi delle tariffe delle palestre di proprietà dell’Amministrazione provinciale sta creando problemi allo sport astigiano e aumenta la pressione in termini di richiesta degli impianti sportivi comunali giù sostanzialmente saturi. Nell’ambito della citata collaborazione con il Commissario della Provincia si sta valutando la possibilità di integrare l’offerta degli spazi, facendo in modo di orientare l’utenza adulta (che si presume abbia maggiori disponibilità finanziarie) sugli impianti più onerosi e quella delle squadre giovanili sugli impianti più accessibili, nella speranza che la creazione di un tavolo comune di accesso alle palestre renda più razionale lo sfruttamento delle medesime e che l’aumento del tasso di occupazione di quelle provinciali possa determinarne la riduzione del costo orario.

Piscina.
La rimodulazione decisa dalla nuova amministrazione del finanziamento Pisu porta a destinare somme significative (circa 600.000 euro) alla ristrutturazione dell’impianto natatorio di via Gerbi.

Le risorse e la macchina comunale.

Il prossimo bilancio.
E’ estremamente disagevole predisporre un bilancio nelle condizioni sopra indicate (tagli di risorse anche in corso d’anno): è attualmente in corso il conteggio di quanto la legge di stabilità ci taglierà rispetto al già ristretto bilancio di quest’anno.
Non appena avremo questo conteggio e quindi sapremo dove e come dovremo tagliare procederemo alle consultazioni che non intendiamo debbano essere solo formali ma sostanziali. Come un po’ abbiamo fatto quest’anno con l’IMU.
Il nuovo bilancio sarà frutto dei contributi propositivi delle parti sociali, delle associazioni e dei soggetti del mondo sociale e produttivo. Ricordiamo il grande lavoro fatto per avere una tassa non “orizzontale” ma selettiva, che presta attenzione ai soggetti più deboli e alle attività produttive.
A proposito di entrate abbiamo avviato un’attività propedeutica al recupero di evasione relativa al mancato adeguamento della classificazione degli edifici che pur essendo stati oggetto di ristrutturazione sono rimasti classificati con definizioni non coerenti.
A proposito di riorganizzazione della macchina comunale anche su questa saremo improntati al coinvolgimento degli attori interessati.
In un contesto di carenza di risorse è necessario ricorrere il più possibile a finanziamenti europei, statali o regionali. In questo senso in pochi mesi abbiamo partecipato con un progetto molto articolato al bando denominato “Piano Città”, ad un bando per finanziamenti contro la disoccupazione e abbiamo aderito a ben quattro progetti (in collaborazione con primarie aziende di rilievo nazionale e internazionale e con molti enti pubblici e università di diverse zone d’Italia) per partecipare al bando Smart Cities del Ministero dell’Università e della Ricerca.
Stiamo inoltre lavorando alla ricostituzione di un apposito ufficio (sull’esempio del vecchio “sportello Europa”) che stabilmente si dedichi alla ricerca di finanziamenti e ad un uffico che si dedichi stabilmente alle problematiche del lavoro.

La collaborazione tra enti.

La situazione di crisi e la vicenda che ha investito la sopravvivenza della Provincia di Asti hanno indotto prima di tutti i Comuni, ma anche gli altri Enti del territorio, ad una azione più coesa e incisiva. Ne sono esempio i convenzionamenti finalizzati all’erogazione di vari servizi tra Comune di Asti e altre amministrazioni del territorio, e gli incontri volti ad individuare strategie comuni all’intero territorio astigiano.

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