"Un giorno solo non basta": una settimana "di pensiero" e il nuovo spazio di ascolto "Anna C." rivolto a donne vittime di violenza
sab 19 nov, 2016
Non mancano i dati ma contano i fatti. La violenza contro le donne, di cui si celebrerà il 25 novembre la Giornata internazionale, è ormai diventata una questione sociale grave perché “viola” la dignità di una persona, rivela il malessere maschile, ha decise ripercussioni sulla vita di una famiglia e dei figli.
Su scala locale la Città di Asti ha avviato da tempo una linea di lavoro in partenariato con gli Enti gestori di funzioni socioassistenziali Cisa e Cogesa e con il Centro Antiviolenza l’Orecchio di Venere della Croce Rossa Italiana che traduce la necessità di adottare interventi comuni, tempestivi ed efficaci, “sviluppando procedure ed azioni integrate”.
Secondo l’assistente sociale Cristina Gai referente comunale del progetto “Anna C.” e Responsabile dell’Unità Operativa Segretariato Sociale, “occorre lavorare sui due fronti: dei servizi di ascolto, sostegno e protezione concreta alle donne e, dando gambe a un pensiero lungimirante che sta prendendo forma, della presa in carico degli uomini maltrattanti”. Troppo facile sarebbe infatti liquidare la Giornata del 25 novembre come un affare di donne: è soprattutto un affare di uomini!
Intensa l’attività del Centro provinciale l’Orecchio di Venere, aperto il martedì’ giovedì e sabato, collegato al numero verde antiviolenza 1522, come ha evidenziato la responsabile e presidente della Commissione pari opportunità della Città di Asti Elisa Chechile “Nei diciotto mesi di attività abbiamo trattato 130 casi e circa 600 telefonate con una casistica che evidenzia la violenza domestica e una maggiore età delle donne”. Quarantasette i gruppi famigliari e le donne incontrate invece dal Servizio sociale comunale, con una percentuale più alta di straniere e di età più giovane. Una terza fascia di utenza è poi la violenza connessa alla condizione lavorativa, come ha spiegato Luisa Rasero del Coordinamento donne Cgil.
Un osservatorio composito e rivelatore perché sono evidentemente gli operatori dello sportello di segretariato sociale, del telefono del Centro antiviolenza, del sindacato a intercettare i primi segnali o le rivelazioni di maltrattamenti e abusi, ad argomentare con efficacia che “un giorno solo non basta”.
Le iniziative che caratterizzeranno la settimana, a partire dal 21 novembre, grazie al contributo regionale che ha reso possibile molti degli eventi, utilizzeranno quindi linguaggi differenti rendendo ragione della sensibilità che si è progressivamente affinata sul tema, insieme alla necessità di parlare a chiunque. Perché come richiamato da Agnese Bianco dell’Area comunale Disagio adulto “Intendiamo raggiungere una platea molto vasta e la violenza non è mai cosi distante come si potrebbe pensare”.
Sarà teatro con “le donne forti danzano scalze” a Costigliole d’Asti sabato 19 novembre alle ore 21 a cura del Consorzio Ci.Sa Asti sud. Saranno installazioni artistiche lunedì 21 novembre nell’androne del Municipio con “Così in un istante svanisce ogni cosa che brilla” a cura della Commissione pari Opportunità della Città di Asti, e “L’albero della vita” a cura dell’associazione culturale Le Cre(at)ive. Sarà convivialità martedì 22 novembre alle 15 con “Coraggio vs Paura” a cura del Coordinamento donne FNP Cisl presso la loro sede. Sarà solidarietà sempre martedì 22 alle 20 con “Cultura & Sapori” al Diavolo Rosso con il cous cous preparato da donne maghrebine: il ricavato servirà ad alimentare “il piccolo portafoglio” che il Centro antiviolenza dell’Orecchio di Venere amministra per piccole spese necessarie ad aiutare o mettere in sicurezza una donna. (un biglietto del treno, una scheda telefonica, medicinali, piccole spese …).
In sala Platone mercoledì 23 novembre la proiezione rivolta alle scuole secondarie di II grado del video “Cose da uomini” – a cura del Comune di Asti e dalle associazioni Orecchio di Venere e L’altro Verso, in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale.
Venerdì 25 il salone consigliare della Provincia dalle 11 ospiterà il seminario “Te lo sei andato a cercare” rivolto agli studenti delle classi quarte e quinte delle scuole secondarie di II grado preceduto da un flash mob in piazza San secondo. Alle 15 “Tela libera tutte” seminario gratuito di formazione e informazione sulla tematica della violenza di genere. Alle ore 18 la presentazione del libro per bambini “Favole senza lupo”, scritto dalla Consigliera di Parità Chiara Cerrato e illustrato da Ottavio Coffano. Ricavato delle vendite sarà interamente devoluto per la ristrutturazione di Cascina Graziella di Moncalvo, bene confiscato alle mafie destinato alle donne vittime di violenza.
Nei giorni immediatamente precedenti il 25 novembre Primaradio, in collaborazione con il Coordinamento Donne CGIL, trasmetterà 6 spot di dieci secondi contro la violenza alle donne, letti da uomini, oltre a spot di trenta secondi dedicati alle iniziative in programma nella settimana.
“Serve una comunità che avverte il disagio, che sa mettersi in ascolto e sa attivarsi, ricorda l’Assessore Piero Vercelli che insieme agli Assessorati all’Istruzione e Pari opportunità e alla Provincia di Asti hanno lavorato a questa iniziativa congiunta, resa anche possibile dalla Regione Piemonte che è intervenuta con finanziamenti propri per integrare e potenziare le attività finalizzate alla sensibilizzazione dei cittadini.
Sensibilizzazione ma anche un nuovo servizio di accoglienza diretta, dedicata, discreta e competente, aperto allo Sportello di Segretariato sociale in piazza Catena 3,il lunedì. mercoledì e venerdì. Un luogo Per superare la vergogna che impedisce, che blocca, al maschile e al femminile, di chiedere aiuto.
Inaugurazione quindi martedì 22 novembre alle ore 9 a Palazzo Mandela dello Spazio di ascolto a favore delle donne vittime di violenza che sarà dedicato all’astigiana Anna C., assassinata dal marito il 14 settembre 2015.
Un piccolo fatto, ma significativo, affinchè si possa dire che “un giorno, tanti anni fa accadeva anche questo…”.