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Comunicati Stampa Città di Asti
Folto pubblico e grande interesse per il convegno scientifico sul teleriscaldamento
mar 15 set, 2015

Alle presenza di un folto pubblico composto da quasi 300 persone si è tenuto ieri presso l’aula magna del Polo Universitario di Asti il convegno scientifico intitolato Modelli di efficienza energetica e ambientale: il teleriscaldamentoorganizzato dal Politecnico di Torino, dalla Città di Asti e da AEC – Asti Energia e Calore, con il patrocinio di AIRU- associazione italiana riscaldamento urbano.

Durante l’incontro, moderato dal giornalista Rai Beppe Rovera, l’amministratore delegato di AEC Massimo Cimino ha illustrato il progetto di realizzazione di una centrale di trigenerazione presso l’ospedale Cardinal Massaia, a servizio dell’ospedale stesso e in grado di alimentare una rete di teleriscaldamento capace di servire altri 500 edifici cittadini fra cui scuole, biblioteche, piscina….

Vittorio Verda, del Dipartimento di Energia del Politecnico di Torino e Roberto Moneta di Enea hanno illustrato, da un punto di vista ingegneristico ed industriale,i benefici energetici e le positive ricadute ambientali generate da un moderno impianto di trigenerazione come quello previsto ad Asti.

Il sindaco di Udine, Furio Honsell, ha portato la positivaesperienza della città friulana, con molti edifici già teleriscaldati da un impianto costruito in prossimità dell’ospedale cittadino.Il sindaco di Grugliasco Roberto Montà, da parte sua, ha sottolineato le positive ricadute economiche ed ambientali di cui hanno beneficiato molti cittadini grugliaschesi dopo l’avvio del teleriscaldamento in città.

Michelangelo Prenna, in rappresentanza dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, ha illustrato al pubblico l’attività regolatoria dell’autority in termini tariffari, mentre il presidente di Iren Francesco Profumo ha evidenziato l’efficienza del servizio di teleriscaldamento a Torino, metropoli nella quale Iren serve circa il 60% della popolazione cittadina con una moderna rete interrata che si estende per oltre 500 km.

Il sindaco di Asti Fabrizio Brignolo ha descritto l’iter autorizzativo che gli enti hanno avviato per l’approvazione del progetto, evidenziando come l’intervento vada inquadrato nell’ambito delle politiche ambientali attivate dall’amministrazione.

Prima delle domande finali, che hanno confermato il vivo interesse del pubblico per l’argomento e hanno trovato puntuali risposte da parte dei relatori, Giuseppe Gamba, di Kyoto Club, ha sottolineato il fondamentale contributo che può apportare la tecnologia del teleriscaldamento al raggiungimento degli obiettivi di abbattimento inquinanti previsti per i prossimi anni a livello mondiale.

Di seguito una sintesi tecnica del Progetto teleriscaldamento ad Asti

PROGETTO TELERISCALDAMENTO AD ASTI

 

Oltre 40 milioni di euro investiti sul territorio

La neo costituita società Asti Energia e Calore (AEC), di cui sono soci ASP, Iren Energia e ASTA, sosterrà un investimento di oltre 40 milioni di euro per la costruzione dell'impianto, il quale, così come i 30 chilometri di rete di teleriscaldamento che dallo stesso si svilupperanno, sarà realizzato adottando le migliori soluzioni tecnologiche, energetiche ed ambientali. L'impianto sarà in grado di teleriscaldare i 500 mila metri cubi dell’ospedale e altri 500 edifici cittadini per una volumetria complessiva di circa 3 milioni di metri cubi, offrendo così ad una ampia parte di cittadini astigiani una nuova e più pulita forma di calore e di energia. Il Gruppo Iren porterà nel progetto tutta l’esperienza già maturata nella gestione del teleriscaldamento di Torino, oggi la città più teleriscaldata d’Italia, con il 60% di edifici serviti.

 

I benefici del teleriscaldamento

Efficienza energetica; miglioramento della qualità dell’aria, grazie all’eliminazione di centinaia di camini condominiali, con la conseguente forte riduzione delle emissioni inquinanti prodotte dalle caldaie tradizionali; miglioramento dell’affidabilità e della sicurezza; risparmio economico, dovuto alle ridotte spese di manutenzione e all’azzeramento dei costi di investimentoper rinnovo caldaie. Il progetto di teleriscaldamento di Asti fornirà un importante contributo per il miglioramento ambientale della città grazie alla riduzione degli inquinanti più importanti: gli ossidi di azoto (NOx) e il monossido di carbonio (CO). Le emissioni di CO si ridurranno di circa il 75% e quelle di NOx di circa l’85%.

 

Futura occupazione e indotto

La realizzazione dell’intero progetto comporta un investimento di oltre 40 milionidi euro con significativi benefici in futura manodoperae positive ricadute per l'indotto.

 

Benefici economici per le utenze

Il teleriscaldamento opera nel libero mercato, ovvero in regime di concorrenza: pertanto nessuno è obbligato ad allacciarsi, ma il servizio sarà proposto a costi competitivi rispetto alle altre soluzioni per il riscaldamento degli edifici. Inoltre, la convenzione stipulata tra il concessionario e il Comune impone che siano praticate sempre tariffe uguali ai nuovi e ai vecchi clienti, in modo che a questi ultimi siano garantite pari condizioni economiche e di servizio.

 

I numeri del progetto

Impianto di trigenerazione, alimentato a gas naturale e realizzato con le migliori soluzioni tecnologiche energetiche ed ambientali
Utenza teleriscaldata (circa 500 edifici) per una volumetria complessiva di circa 3.000.000 di metri cubi (di cui 500.000 metri cubi corrispondenti all’ospedale); rete di teleriscaldamento estesa sino a 30 chilometri
2 cogeneratori costituiti da motori endotermici, alimentati esclusivamente a gas naturale, ciascuno di potenza elettrica di circa 2,7 MWe e di potenza termica cogenerata di circa 2,8 MWt
1 pompa di calore ad acqua a bassa temperatura da 3 MWt
3 gruppi frigoriferi elettrici da 2 MWf per la produzione di acqua refrigerata
1 gruppo frigorifero ad assorbimento da 1,2 MWf alimentato con l’acqua della rete di teleriscaldamento per ottenere acqua refrigerata
2 caldaie di integrazione e riserva, alimentate esclusivamente a gas naturale, ciascuna da 30 MWt per integrare la produzione di calore dei cogeneratori e realizzare la riserva agli stessi
1 accumulatore di calore da 1.200 metri cubi per ottimizzare i flussi energetici
riduzione delle emissioni di NOx che passeranno dalle attuali 18 ton/anno a meno di 3 ton/anno
riduzione delle emissioni di CO che passeranno dalle attuali 11 ton/anno a meno di 3 ton/anno

 

Il prospetto architettonico dell’impianto

Per l'impianto di trigenerazione è stato studiato un profilo architettonico che rispetti la zona di intervento e che si inserisca nel contesto ospedaliero e territoriale in modo armonico. Il progetto architettonico finale si integra con i volumi dell’ospedale e con la vegetazione presente a lato della centrale. Per far ciò sono state previste apposite colorazioni per i lati visibili dall’esterno che riproducono il colore della vegetazione. Mentre per i lati interni è stata scelta una colorazione che riproduce quella dell’ospedale, in modo tale che gli edifici della centrale siano percepiti come parte integrante della struttura.Il progetto, inoltre, non varia il clima acustico attuale, rispettando pienamente i limiti di emissione presso tutti i punti di calcolo/recettori.

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