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Comunicati Stampa Città di Asti
Detenuti lavorano gratuitamente per la Città di Asti. In servizio i primi tre. A settembre si raddoppia.
mer 20 ago, 2014

Hanno preso servizio i primi tre detenuti del carcere di Quarto, che lavorano in regime di volontariato per la Città di Asti e altri tre saranno inseriti a partire da settembre.
L’idea nasce da un protocollo sottoscritto dal sindaco Brignolo e dall’assessore ai Servizi Sociali Vercelli, per la Città di Asti, con la direttrice della Casa Circondariale, Elena Lombardi Vallauri lo scorso 20 maggio, che prevede la possibilità di inserire in lavoro volontario (non retribuito) i detenuti che avrebbero titolo per svolgere attività lavorativa all’esterno del carcere ma non hanno trovato un posto di lavoro vero e proprio.
Com’è noto, infatti, i detenuti che si avvicinano alla fine della pena e che hanno tenuto una buona condotta, possono essere autorizzati a lasciare il carcere per un certo numero di ore per andare a lavorare. La crisi del momento, però, fa si che pochi detenuti trovino un posto di lavoro e quindi possano fruire del beneficio.
Con l’accordo siglato tra il Carcere e la Città di Asti, il lavoro volontario presso le strutture comunali a beneficio della cittadinanza viene equiparato al lavoro retribuito.
“Il vantaggio per i detenuti è evidente, perché possono svolgere, seppure senza retribuzione, attività lavorative che sono comunque formative, agevolano le relazioni con altre persone e quindi facilitano il futuro reinserimento sociale e professionale” commentano il Sindaco Brignolo e l’Assessore Vercelli.
“La Città anche ne ha un doppio beneficio, perché può contare sul lavoro gratuito di queste persone, per erogare servizi a tutti i cittadini e nel lungo periodo un miglior inserimento sociale dei detenuti può prevenire il loro ritorno al crimine” aggiungono Brignolo e Vercelli.
Due dei tre detenuti attualmente in servizio sono al lavoro come operai (presso il Servizio Aree verdi e presso il Servizio Provveditorato) e uno come impiegato presso gli uffici dell’Urbanistica.
I prossimi tre inserimenti, relativi a detenuti che sono già stati sottoposti ai colloqui e alle verifiche del caso e sono già stati selezionati, sono previsti per il mese di settembre. Non appena verrà concessa l’autorizzazione da parte del Tribunale di Sorveglianza si aggregheranno agli operai delle Aree Verdi della Città.
Il Costo per la Città è minimo (polizza di assicurazione e buono pasto).
Questa è solo una delle forme di collaborazione tra il Carcere e la Città: ad esempio l’azienda agricola gestita dai detenuti del carcere di Quarto fornisce frutta e verdura alla mensa sociale.
“Queste forme di collaborazione sono importanti dal punto di vista formativo, ma anche morale, perché le persone che hanno sbagliato oggi hanno la possibilità di ristorare una parte del danno arrecato alla comunità, lavorando direttamente per la Città o producendo alimenti per i bisognosi” concludono Brignolo e Vercelli.

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