Città di Asti

“Quando sono diventato Sindaco ho trovato in questo Comune un dirigente messo a dirigere tre persone e un altro a dirigerne sei: dirigenti da 85.000 euro di stipendio a testa all’anno. Ho capito subito che bisognava riorganizzare tutto perché questi sprechi non erano accettabili” dichiara il sindaco Fabrizio Brignolo.
“A meno di due anni dall’insediamento –continua il Sindaco, con l’assessore al personale Santo Cannella- abbiamo ridotto di tre unità il numero dei dirigenti, con un risparmio su base annua per i cittadini astigiani di 370.000 euro e tutti i dirigenti ora hanno un carico di lavoro adeguato; anzi, alcuni si stanno prestando a un lavoro straordinario nell’interesse dei cittadini”.
“Il risparmio –prosegue Brignolo- sarebbe superiore se la pesante lobby dei segretari comunali e il consigliere Pensabene non avessero ‘silurato’ la convenzione stipulata con la Provincia per dividere le spese del segretario comunale e la convenzione con la Casa di Riposo Città che ci consentiva di dividere il costo di un unico dirigente ai servizi sociali”.
Ora l’amministrazione comunale ha avviato la seconda fase della riorganizzazione: quella che scende dal livello dirigenziale al corpo più profondo della struttura. Con una delibera di martedì scorso la Giunta ha approvato le “Linee di indirizzo per la revisione degli assetti organizzativi”, che individua le nuove attività, ritenute prioritarie, sulle quali sarà disegnato tutto il nuovo assetto organizzativo.
Il primo obbiettivo è quello di creare un sistema di controllo e presidio dei servizi ai cittadini. “il Comune –si legge nella delibera- è sempre meno erogatore diretto e sempre più soggetto che affida a terzi (Municipalizzate, Cooperative, Imprese, Concessionari di impianti) l’erogazione dei servizi ai Cittadini. Vi sono inoltre soggetti privati che a vario titolo intervengono su beni e servizi pubblici (es.: imprese che manomettono il suolo pubblico o imprese edili che realizzano urbanizzazioni dirette). Occorre quindi dotare l’ente di un sistema di controlli che oggi non è adeguato”.
La seconda sfida strategica è quella di rinnovare completamente il rapporto con il pubblico: “Il Cittadino –si legge nella delibera- ha diritto di avere tempestiva e cordiale risposta (possibilmente positiva, ma almeno negativa) ogni volta che si rapporta con il Comune. Questo oggi talvolta non avviene e, in realtà, non avviene talvolta neppure nei rapporti interni tra uffici e/o organi comunali”. Si prevede quindi di lavorare alla creazione di un unico servizio di rapporti con il pubblico che non costringa più il cittadino a rivolgersi a mille sportelli, ma ad un unico interlocutore, che poi smisterà le richieste e le problematiche ai vari uffici competenti.
E’ poi previsto il potenziamento di alcune attività: la ricerca di finanziamenti europei e l’impegno per casa e lavoro.
Tutto questo imporrà una profonda riorganizzazione che verrà effettuata consultando i rappresentanti dei lavoratori e cercando di reintrodurre prospettive di mobilità a carriera, per rinnovare e motivare al meglio tutte le persone che oggi lavorano nell’amministrazione.
“A tutti –dichiarano Sindaco e Assessore- deve essere almeno data una prospettiva di miglioramento e, viste le necessità imposte dai continui pensionamenti e dalle nuove esigenze dei cittadini, di coprire di volta in volta settori diversi, è necessario che la capacità delle persone di ricoprire ruoli differenziati diventi un elemento premiante nei percorsi di carriera”.
Nei prossimi giorni la delibera sarà discussa con le organizzazioni rappresentative dei lavoratori, nella competente commissione consigliare, prima che la Giunta proceda al dettaglio del nuovo organigramma.