sab 07 ott, 2017
Don Marco Andina è Vicario della Diocesi di Asti cresciuto nella parrocchia del Duomo, tra campi, gruppi, attività, prima dell’ingresso in Seminario, gli studi di Teologia, l’ordinazione sacerdotale.
Un poeta popolare che, con le sue canzoni, “nel corso del tempo” ha dato lustro e cittadinanza alla canzone d’autore Italiana, Francesco Guccini da Pavana, cresciuto, come lui stesso ci dice con un verso mirabile, “tra la via Emilia e il West”, tra i portici di Bologna e la sua vocazione “a sinistra”, e le montagne dell’Appennino toscoemiliano dove Francesco ha anche ambientato i romanzi gialli della sua recente vita di scrittore. Tra castagne e veglie nel rifugio in montagna e “Via Paolo Fabbri”.
Infine, un circolo ACLI nel cuore del centro storico della città, all’interno del complesso antico noto come Opera Pia Caissotti, un luogo, il “Foyer delle famiglie” riferimento di molte attività della Parrocchia del Duomo.
Sono i tre protagonisti dell’incontro, presso la sede del “Foyer”, in via Milliavacca sabato 7 ottobre alle 19, l’ora buona per una merenda sinoira semplice, (salumi e formaggi, vino rosso, un piatto di pasta ..) per qualche accenno alle canzoni di Guccini, le riflessioni di Marco, e un finale... lungo, da condividere anche cantando insieme ai ragazzi della Parrocchia che hanno preparato qualche sorpresa.
“Ma cosa resta in fondo in fondo di questa cosa che chiami vita?”. IL titolo del lavoro di Don marco richiama un verso che racchiude in sé molto Guccini, la sua vena popolare, il suo parlare semplice e le sue profonde riflessioni sulla vita, sul tempo che scorre, sulle persone che abitano il suo mondo. Uno dei tanti versi da cui l’autore prende spunto per le sue “riflessioni teologiche”.
Don Marco afferma di essere particolarmente stonato, e per questo di non aver mai dato alla musica un valore significativo, fino a quando, durante qualche pausa per riflettere e riposare, “tra il Monferrato e le Langhe”, ha capito che non solo le colline avevano l’effetto di riconciliarlo con il mondo ma anche la voce inimitabile di Francesco, “quell’eterno suo incespicare”, quella vena da chansonnier popolare capace di racchiudere in una canzone riflessioni buone per farci un libro …
L’ascolto delle canzoni diventa e continua ad essere un ottimo passatempo ma intanto cresce l’interesse per “il maestrone di Pavana” come lo stesso Don Marco lo definisce. I testi delle canzoni, qualche biografia, una conoscenza più attenta che sfocia nel piccolo volume scritto per Effatà editrice, in libreria ormai da qualche tempo e che sabato potranno scoprire meglio anche gli amici che vorranno partecipare.
(Stella Palermitani)