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Comunicati Stampa Città di Asti
Sostegno di inclusione attiva, accolte in Piemonte 2.433 domande
ven 03 mar, 2017

Sono state 7.778 le domande per il Sia (Sostegno di inclusione attiva) presentate in Piemonte al 31 dicembre 2016, ovvero nei primi quattro mesi di attivazione del sussidio. Di queste ne sono state accolte 2.433, pari al 31,3%. I risultati di questo primo periodo di applicazione della misura governativa che intende contrastare la povertà tramite l’erogazione di un beneficio  economico alle famiglie in condizioni disagiate sono stati presentati dagli assessori regionali alle Politiche sociali Augusto Ferrari e al Lavoro Gianna Pentenero, nel corso di una conferenza stampa svoltasi lunedì 27 febbraio. Il maggior numero di domande presentate rispetto alla popolazione si è registrato a Novara, a seguire Alessandria-Valenza e la provincia di Asti. La percentuale più alta di domande accolte è stata riscontrata nell’area metropolitana di Torino nord (Pianezza), seguita dalla provincia di Biella e dall'area di Ciriè-Lanzo. (Leggi la scheda). «La principale causa di respingimento, cioè nel 73% dei casi, è il mancato raggiungimento del punteggio  minimo per l’accesso al sussidio - ha affermato Ferrari –. Una questione che ci vede in linea con la media nazionale e che abbiamo affrontato già a fine anno

con il ministro Giuliano Poletti, che dovrebbe portare a marzo a un nuovo decreto ministeriale con importanti n o v i t à , i n p r i m i s l’abbattimento del punteggio. È comunque fondamentale arrivare ad una legge che preveda il reddito di inclusione come strumento universalistico, e non ristretto ai casi di nuclei familiari con minori,con disabili o per donne sole

in gravidanza, come il Sia». Fin da dicembre il Piemonte, l’Emilia Romagna e la Toscana, seguite da tutte le altre Regioni, hanno evidenziato criticità sulla misura, soprattutto in merito

all’elevato numero di persone respinte, accolte immediatamente dal Ministero. La nuova bozza del decreto, per cui la Conferenza Stato-Regioni ha già dato parere positivo lo scorso 22 febbraio, prevede un aumento dei fondi nazionali disponibili dai 750 milioni di euro stanziati nel 2016 a 1,2 miliardi previsti per il 2017 ed un drastico intervento per l’abbattimento dei punteggi previsti per l’accesso, che diminuiranno da 45 a 25 punti permettendo a quella grande fetta di

cittadini che attualmente sono stati esclusi di rientrarvi pienamente. L’assessore Pentenero ha evidenziato come le misure regionali di reinserimento nell’ambito lavorativo sono un ulteriore strumento: «Ci sono segnali positivi di ripresa, ad esempio sulle nuove imprese, ma anche ancora dati negativi».

(fonte Piemonte news)

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