Proposta Pilone s.r.l.

Oggetto: Modello proposta di pianificazione urbanistica
nome: Daniela Ruscalla per Pilone s.r.l.
citta: Sede società : Asti
via: Sede società : Via Provenzale 16
email: domenico.catrambone@cnstudio.net
cartografica: checkbox
foglio: 80
sezione: Asti
particelle: 167
localita: Corso Felice Cavallotti Asti
variante: La societa' Pilone s.r.l, e' proprietaria di un insediamento nel Comune di Asti, lungo il corso Felice Cavallotti, gia' destinato a Circolo dopolavoristico della società A.V.I.R. s.p.a. 
Com'e' noto, dopo la rilocalizzazione dello stabilimento A.V.I.R. a Quarto, avvenuta più di vent’anni fa, ed il conseguente significativo ridimensionamento degli occupati dell’Azienda, Il Circolo ha ridotto notevolmente la propria attivita' fino alla sua definitiva chiusura, alla quale ha corrisposto, poco tempo dopo, la sua dismissione. 
La Societa' Pilone s.r.l, come detto, ha acquisito gli immobili del Circolo dopolavoristico. 
L'area occupata dagli edifici un tempo utilizzati dal Circolo e' classificata dal PRG vigente tra le “aree per servizi sociali ed attrezzature a livello comunale”, con la classificazione di "aree di interesse comune" .
E' di palese evidenza ed e' peraltro esplicitamente ammesso dagli stessi documenti di accompagnamento e di illustrazione del PRG, che la previsione urbanistica rappresenta la formale presa d'atto dell'esistenza di un circolo dopolavoristico nel quale, come in altri casi (il Circolo Morando, il Circolo dei dipendenti Comunali, il circolo Way Assalto, etc.) veniva esercitata un’attività di tipo sportivo, culturale e per l’impiego del tempo libero, ritenuta di pubblico interesse.
Il PRG vigente prevede, per gli immobili oggetto della presente richiesta, il regime tipico delle aree classificate come standard urbanistici, consentendo soltanto interventi edilizi finalizzati alla realizzazione o al mantenimento dei servizi previsti o esistenti.
Sono, conseguentemente ammesse soltanto destinazioni d’uso per servizi sociali ed attrezzature a livello comunale (di interesse comune), oltre che la residenza ed il commercio (limitatamente al servizio dell' attività insediata).
La cessazione dell’attività del Circolo, la forte limitazione delle destinazioni d’uso possibili e la totale mancanza di iniziative pubbliche finalizzate al riutilizzo degli immobili di corso Felice Cavallotti come strutture per servizi di interesse comune, ha reso inutilizzato e, soprattutto, inutilizzabile il complesso di corso Felice Cavallotti.
Gli immobili versano, infatti, fin dalla data di cessazione dell’attività del Circolo, in una situazione di totale abbandono con effetti di degrado ed abbandono gravi e sempre più difficilmente superabili.
La presenza di molti edifici residenziali e direzionali, la posizione abbastanza vicina al centro urbano e la dimensione del complesso rendono gli effetti di tale degrado alquanto gravi per gli insediamenti direttamente adiacenti.
Dall'analisi delle previsioni dello Strumento Urbanistico vigente per le aree già occupate dal Circolo A.V.I.R. e' possibile, quindi, affermare : 
a) che l'area "ex A.V.I.R" e' sottoposta dal PRG vigente ad un regime urbanistico finalizzato al mantenimento del servizio esistente al momento della sua adozione (1994); 
b) che le attività sportive, culturali e per l’impiego del tempo libero che fino alla cessazione dell’ attivita' del Circolo A.V.I.R. erano state assimilate ad un servizio di pubblico interesse; 
c) che la cessazione dell'attivita' del Circolo e la successiva dismissione ad una societa' privata degli immobili fino a quel momento utilizzati per un pubblico servizio, manifesta una grave contraddizione tra la"previsione"(in realtà, la “presa d’atto”) urbanistica e la situazione di fatto;
d) che alla situazione sintetizzata nei punti che precedono corrisponde una condizione di stallo delle possibilita' di riconversione urbanistica dell'area, a causa delle (ormai) inattuali limitazioni nell'utilizzo degli immobili oggi dismessi;
e) che un'area semicentrale, con notevoli possibilita' di riqualificazione urbanistica e funzionale, viene di fatto, "condannata" all'abbandono, con effetti di degrado esattamente opposti rispetto alla sua oggettiva vocazione.
Per tutti questi motivi, quindi, la societa' Pilone s.r.l ritenendo che la riqualificazione fisica, funzionale e, piu' in generale, urbanistica di tessuti edificati abbandonati senza consumo di nuovo territorio di pregio agricolo e paesaggistico, costituiscano obiettivi con carattere di pubblica utilita' ed interesse, chiede all'Amministrazione Comunale di procedere alla modifica del PRG vigente :
1) stralciando le aree "ex Circolo A.V.I.R." dalle “aree per servizi sociali ed attrezzature a livello comunale” (con la classificazione di "aree di interesse comune"), motivando tale stralcio con la cessazione dell'attivita' del Circolo e la successiva dismissione ad una societa' privata degli immobili fino a quel momento utilizzati per un servizio di pubblico interesse;
2) riclassificando le aree "ex Circolo A.V.I.R.", situate in un comparto dotato di tutte le opere di urbanizzazione, tra le "aree a prevalente destinazione residenziale di consolidamento" di tipo B1.2, all’interno delle quali risultano totalmente inserite.
La piccola dimensione dell’area e il corrispondente limitato incremento volumetrico potranno essere facilmente inseriti dall’Amministrazione Comunale, in una variante non strutturale del Piano Regolatore Generale, ai sensi del 7° comma dell’articolo 17 della L.R. 56/77 e s.m.ei., garantendo tempi di approvazione (e, quindi, di intervento per la riqualificazione) rapidi ed efficaci.
La societa' ritiene che, nel caso in cui l'Amministrazione Comunale accettasse queste richieste, il fenomeno di degrado oggi in atto sulle aree ed i fabbricati di corso Felice Cavallotti cesserebbe al piu' presto e si innescherebbe un virtuoso processo di riqualificazione urbana, con positivi effetti per l'intero quartiere e, piu' in generale per la Citta'.
mc: 2.500
mq: 1.250 da standard a area di consolidamento
destinazione: prevalentemente residenziale
motivazioni: 1) eliminare la condizione di stallo delle possibilita' di riconversione urbanistica dell'area, causata dalle ormai inattuali limitazioni nell'utilizzo degli immobili oggi dismessi;
2) consentire il recupero di un'area semicentrale, con notevoli possibilita' di riqualificazione urbanistica e funzionale;
3) eliminare gli effetti (oggi riscontrabili) di degrado incongruenti con la sua oggettiva vocazione;
4) riappropriarsi di tessuti edificati abbandonati senza consumo di nuovo territorio di pregio agricolo e paesaggistico.
costi: 2.000.000 circa
urbanizzazioni: L'area, come detto, è inserita nel tessuto urbano semi centrale ed è attualmente dotata di tutte le principali infrastrutture primarie e secondarie.
Con l'intervento richiesto, sarà possibile utilizzare i proventi degli oneri di urbanizzazione per realizzare opere di potenziamento e riqualificazione delle infrastrutture esistenti.
garanzia: Le normali garanzie fidejussorie previste dalle norme e dai regolamenti vigenti a garanzia della completa e corretta esecuzione di opere di urbanizzazione a scomputo di oneri (se l'Amministrazione Comunale riterrà di intraprendere tale "strada") ovvero a garanzia di quote di contributo di costruzione rateizzate.
 

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