dal 29-09-2017 al 30-09-2017
- Sala Pastrone
Venerdì 29 e sabato 30 settembre nella Sala Pastrone del teatro Alfieri prendono il via il Convegno e la Tavola Rotonda «Effectus Mirabilis» Medioevo e cinepoetica dello stupore
Nell’ambito del progetto “Omaggio a Pastrone”, l’Amministrazione Comunale e l’Associazione Aurea, in collaborazione con la Regione Piemonte, il Museo Nazionale del Cinema, Film Commissione e Uni Astiss, promuovono il Convegno «Effectus Mirabilis» Medioevo e cinepoetica dello stupore, che si terrà presso la Sala Pastrone del Teatro Alfieri – Via Al Teatro 2 – venerdì 29 e sabato 30 settembre.
“Un evento di grande spessore culturale – sottolineano il Sindaco Maurizio Rasero e l’Assessore alla Cultura Gianfranco Imerito – che ben si inserisce nel progetto “Omaggio a Pastrone”, che si è concretizzato con la Mostra “Poetica degli effetti visivi: da Pastrone a Spielberg”, allestita a palazzo Alfieri e visitabile ancora fino a domenica 1° ottobre; un evento che, per la qualità indiscussa dei relatori e per la suggestione dei temi affrontati, ci condurrà in un viaggio meraviglioso fra il Medioevo e la Modernità, fra la storia e il cinema, fra il tangibile e l’intangibile”.
«Effectus Mirabilis» non è tanto la traduzione latina di «effetto speciale» quanto la testimonianza di come l’uomo del Medioevo coltivasse interesse per gli effetti speciali e per lo stupore: solo che tali effetti erano, naturalmente, connaturati alle possibilità tecnologiche del tempo. Poteva trattarsi di espedienti retorici o descrittivi del testo oppure di espedienti scenici, come quelli attestati dalle sacre rappresentazioni, ma la tensione verso l’«effetto speciale» era antropologica e restava. Così, “Omaggio a Pastrone” poetica degli effetti visivi da Pastrone a Spielberg passando per il Medioevo, perché il Medioevo non è stata solo l'età del meraviglioso e del fantastico, ma di un meraviglioso cinematico, in movimento; accostabile, proprio per questo, alla nozione odierna e cinematografica di «effetto speciale». È un paradosso: ma con il cinema e attraverso il cinema, in quanto esplicitazione tecnologica di bisogni antropologici da sempre esistenti nell’uomo, vorremmo «giocare di sponda» per meglio comprendere il Medioevo; e con il Medioevo e attraverso il Medioevo, vorremmo parimenti «giocare di sponda» per meglio comprendere la Modernità.
Quale ruolo svolgono nella narrativa fantastica cinematografica della contemporaneità, gli elementi su cui si fonda il fantastico: i miti, le saghe, il sacro, la religione, la letteratura di genere e il teatro?
Il cinema fantastico si confronta con il problema della sua rappresentazione: dare corpo e sostanza a ciò che non corrisponde a nessun referente, per rendere tangibile l'intangibile. Il fantastico è un concetto che, come la "realtà" che descrive, sfugge, resiste alla definizione e persino alla descrizione.
Qual’è la boa a partire dalla quale c’è stata una virata e una nuova rotta per il cinema del fantastico? Quella in cui, a partire dall’inizio degli anni 80 è stato possibile uscire dalla linea di confine degli effetti speciali, determinata dall’uso di strumenti meccanici, plastici e ottici, per entrare in quella degli effetti digitali?
Quale ruolo rivestono gli effetti visivi digitali nell’affermazione della narrativa fantastica cinematografica della contemporaneità?
E qual è il ruolo che la narrativa fantastica cinematografica della contemporaneità gioca nei confronti del pubblico e dei suoi bisogni antropologici?
Da qui partono le considerazione su cui poggia la tavola rotonda di sabato 30 settembre, attorno alla quale troviamo coinvolti da una parte sei medievisti, docenti universitari - che da anni ricercano e studiano la funzione letteraria del ricorso agli ”effetti speciali” come strumento narrativo strategico del testo - e dall’altra, sei professionisti che si occupano da sempre di intrattenimento e di nuove tecnologie, in ambito teatrale e cinematografico.
Tavola Rotonda: gli ospiti
Medioevo
Sandra Pietrini: Professore Associato di Storia del Teatro presso la Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Trento.
Rita Caprini: Professore Ordinario di Scienza del linguaggio presso il dipartimento di lingue e culture moderne dell’università di Genova.
Francesc Massip: Cattedratico di Storia del Teatro Catalano presso la Facoltà di Lettere dell’Universitat Rovira i Virgili di Barcellona.
Johann Drumbl: Professore ordinario di Lingue e Letteratura Tedesca all’Università di Bolzano.
Carlo Donà: Professore ordinario di Filologia Romanza all’università di Messina.
Francesco Mosetti Casaretto: Ricercatore in Letteratura latina medievale all’Università di Torino.
Modernità
Luigi Maio: attore, musicista, autore e regista, ha portato i suoi spettacoli in Italia e nel mondo, collaborando con i Solisti della Scala e con l’orchestra del Regio di Parma. Nel 2011, anniversario di Ferenc Liszt, debutta al Teatro Duse di Genova con il suo spettacolo, la fantasia dantesco/lisztiana “Commedia da Camera” che è stato definito “il primo Dante in 3d” della storia del teatro.
Franco Valenziano: Presidente AVFX, Associazione Effetti Visivi italiana: 25 anni di esperienza nel campo della Computer Graphics e nel 3d ,premio David di Donatello per gli effetti visivi di ”Cantando Dietro i Paraventi “di Ermanno Olmi.
Marco Fanciulli: Direttore Digital Product Design & Innovation Labs @ RCS MediaGroup
Stefano Anghelé: story editor, sceneggiatore di serie televisive.
Filippo Costanzo: Head of Tech. R&D at Activision (una delle più importanti aziende di videogiochi al mondo) Los Angeles fino al 2012, dal 2013 cofounder and Creative Director at HyperReality Inc Los Angeles.
Roberto Buttafarro: cofounder Hyperreality Inc, produttore cinematografico.
Moderatore Roberto Casalini:, giornalista e scrittore, già Caporedattore Centrale Condé Nast e Caporedattore di Wired Italia, attualmente consulente editoriale della rivista Millenium del Fatto Quotidiano.
L’ingresso al Convegno è libero