Sito Ufficiale del Palio di Asti
Il Premio Soroptimist “Pergamena d’Autore 2019” per il Corteo Storico del Palio di Asti Il Soroptimist International Club di Asti, presieduto da Franca Giovanna Varvello, ha indetto tra tutti i Rioni, i Borghi ed i Comuni partecipanti al Palio di Asti 2019 il bando di concorso per l’assegnazione di un Premio Speciale “per la miglior presenza nel Corteo Storico”. Il Premio, consistente in un’opera eseguita e donata dal Maestro del Palio di Asti 2019 Paolo Bernardi, sarà assegnato a seguito della deliberazione di una Giuria composta dai seguenti membri: Daniela Timon Conte, Presidente della Giuria Pergamena d’Autore 2019 e socia del Club; Andrea Gamberini, medievista, docente ordinario Università di Milano; Gian Luca Bovenzi, storico del tessuto; Claudia Pernigotti, scenografa e costumista; Jacopo Chiara, architetto. I criteri di giudizio per l’assegnazione del Premio, giunto alla 37° edizione, saranno i seguenti: 1. Esauriente interpretazione della tematica storica; 2. Corretta rielaborazione dei canoni stilistici e decorativi nell’abbigliamento, nelle acconciature, negli apparati e nelle attrezzerie; 3. Pertinente ed originale drammatizzazione della vicenda; 4. Coerente ed armonica partecipazione dei figuranti alla rievocazione. Dal 1983 ad oggi, la Pergamena d’Autore è stata assegnata a: Don Bosco (Amelia Platone, 1983); San Pietro (Paolo Fresu, 1984); Santa Maria Nuova (Francesco Argirò, 1985); San Pietro (Eugenio Guglielminetti, 1986); San Silvestro ( Giuseppe Orlandi, 1987); San Lazzaro ( Remo Brindisi, 1988); Nizza Monferrato (Domenico Guglielminetti, 1989); Cattedrale ( Valerio Miroglio, 1990); Santa Maria Nuova ( Carlo Carosso, 1991); Don Bosco ( Piero Sciavolino, 1992); San Pietro (Amelia Platone, 1993); Torretta (Gigi Quaglia, 1994); Tanaro ( Mario Perosino, 1995); San Silvestro ( Piero Bussi, 1996); Cattedrale (Adriano Tuninetto, 1997); San Silvestro ( Giacomo Soffiantino, 1998); Don Bosco ( Floriano Bodini, 1999); Canelli ( Francesco Casorati, 2000); Santa Caterina ( Eugenio Guglielminetti, 2001); San Secondo ( Mauro Chessa, 2002); San Lazzaro (Romano Campagnoli, 2003); San Pietro ( Sergio Albano, 2004); 2005 non assegnata; San Pietro (Ezio Vincenti, 2006); San Lazzaro (Gianvincenzo Vendittelli, 2007); San Paolo ( Giacomo Soffiantino, 2008); Nizza Monferrato (Sergio Unia, 2009); Tanaro Trincere Torrazzo ( Sergio Floriani, 2010); Cattedrale (Sara Carbone, 2011); Santa Maria Nuova ( Emilio Baracco, 2012); Don Bosco (Giuseppe Pognante, 2013);San Silvestro (Antonio Guarene, 2014); San Secondo ( Elisabetta Viarengo Miniotti, 2015); Città di Moncalvo (Guido Mastallone, 2016); San Paolo (Giorgio Ramella, 2017); San Martino-San Rocco ( Antonio Guarene, 2018). Il Corteo storico L’imponente sfilata che precede la corsa è un grandioso affresco che rievoca la storia medievale della Città: ogni gruppo è preceduto dal Vessillifero che porta i colori del Borgo, Rione o Comune, seguono i figuranti in costume che danno vita ad un tema storico variato ogni anno. Sin dall’inverno precedente gli storici e le sarte di ciascun comitato si mettono al lavoro per individuare il tema storico dell’anno. I costumi, fedeli riproduzioni d’epoca, sono realizzati dalle sartorie di borgo e si rifanno a dipinti e affreschi di età medievale. Un lavoro minuzioso e certosino per trovare tessuti, fogge e accessori, acconciature e attrezzature storicamente corrette. Basti pensare che per realizzare il costume di una dama vengono impiegati sino a dodici metri di velluto. Al miglior gruppo il Soroptimist International d’italia, club di Asti, consegnerà la “Pergamena d’autore” , ambito premio per quel Comitato che avrà meglio rappresentato il tema storico del corteo. Il premio, nato nel 1983, viene assegnato da parte di una qualificata giuria di esperti scenografi, costumisti, docenti di storia medievale, registi e attori, selezionati dall’Assemblea del Club. Percorso del corteo (avvio ore 14,00)
Gruppo del Comune Capitano del Palio : Michele Gandolfo Il Gruppo del Comune, composto dal Capitano e dal suo seguito a cavallo, apre il corteo storico, seguito dal Gruppo degli Sbandieratori dell’A.S.T.A. I costumi del gruppo del Comune , realizzati su bozzetti dello scenografo astigiano Eugenio Guglielminetti, richiamano i colori della città ed esaltano le funzioni di magistrati e cavalieri che hanno il non facile compito di sovrintendere allo svolgimento della corsa. Il Capitano ed i suoi Magistrati sono,infatti, i garanti della corretta interpretazione del regolamento; in caso di gravi inottemperanze, possono anche comminare sanzioni. Il Capitano e il suo gruppo partecipano nel corso dell’anno alle iniziative dei Rioni e alle sedute del Consiglio del Palio,per assumere,con i Rettori e con l’autorità comunale ,le scelte più importanti in merito al Palio. Il Carroccio, elemento comunale per eccellenza, chiude il corteo ed è scortato da una schiera di armigeri in rappresentanza dei ventuno partecipanti. Il Carroccio rappresenta gli antichi carri da guerra: tuttavia la sua origine è incerta anche se alcuni storici ne fanno risalire l’utilizzo ai saraceni e ad alcune tribù germaniche. Il termine deriva dal latino medievale «Carrochium» e significa carro a funzione sia civile sia militare, utilizzato in tutta Italia all’epoca dei liberi comuni. Il Carroccio astese, trainato da tre coppie di candidi buoi, porta, come vuole la tradizione, le insegne della città - croce bianca in campo rosso - il gallo in ferro battuto, simbolo delle libertà comunali ed il Palio, ambito premio del vincitore della corsa. Gli altri premi - la borsa di monete d’argento, gli speroni, il gallo vivo, la coccarda e l’acciuga - precedono il Carroccio e sono portati da altrettanti messi comunali. Gli Sbandieratori dell' A.S.T.A. e il gioco della bandiera L’Associazione Sbandieratori di Tradizione Astigiana (A.S.T.A.) nasce nell’anno 1968 a seguito della ripresa della storica Corsa del Palio avvenuta nel 1967 e si presenta per la prima volta al pubblico della propria città nell’aprile del 1969. Nel 1970 il Consiglio del Palio , presieduto dal Sindaco, conferisce all’A.S.T.A. il prestigioso titolo di “Sbandieratori del Palio di Asti”. Il Gruppo, nato dal Palio, ne diventa il “biglietto da visita” ufficiale in Italia e nel mondo. Lo spettacolo che viene proposto si ricollega alla tradizione astigiana del gioco di bandiere nelle sue espressioni storico-sportive già citate in documenti ufficiali del 1275. I costumi sono fedeli riproduzioni medievali e le bandiere presentano i colori dei Borghi, Rioni e Comuni che corrono il Palio la terza domenica di settembre. Il Gruppo, composto da circa 80 atleti, tra musici (tamburini e trombettieri) e sbandieratori, offre una spettacolare varietà di esibizioni, occupando uno spazio temporale che può variare da 30 a 60 minuti. In oltre 40 anni di attività, numerosissime sono state le partecipazioni a importanti manifestazioni folcloristiche, storiche e a trasmissioni televisive in Italia e all’Estero. Dal 2012 il Gruppo ha fondato la sezione “Junior”, composta, tra sbandieratori e musici, da oltre 70 giovanissimi, dai 7 ai 16 anni: gli junior partecipano all’attività sociale con le trasferte del Gruppo e alle gare federali. A tale proposito, sempre nel 2012, l’A.S.T.A. aderisce nuovamente alla F.I.S.B. – Federazione Italiana Antichi Giuochi e Sports della bandiera - dopo un periodo di assenza. L’A.S.T.A. infatti aveva partecipato alla F.I.S.B. dall’epoca della sua fondazione al 1994, ricoprendo anche importanti incarichi nel Consiglio Direttivo L’A.S.T.A. si è esibita in Francia, Spagna, Gran Bretagna, Germania, Svizzera, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Bulgaria, Irlanda, Scozia, Svezia, Portog L’impegno dell’A.S.T.A. ha prodotto frutti importanti: infatti sulla scia dell’esperienza dell’A.S.T.A. è nata una vera e propria «scuola astigiana» di sbandieratori che viene continuamente alimentata dai vari Rioni. I Comitati Palio hanno creato, infatti, gruppi autonomi ed altrettanto validi che difendono i colori di ogni borgo. I Capitani dal 1967 ad oggi 2019 Michele Gandolfo |
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