15-12-2014
- Teatro Alfieri
Lunedì 15 dicembre ore 21 Teatro Alfieri - ASTI
FALSTAFF
da Enrico IV / Enrico V
di William Shakespeare
traduzione Nadia Fusin
con Giuseppe Battiston, Gennaro Di Colandrea, Giovanni Franzoni, Giovanni Ludeno,
Martina Polla, Andrea Sorrentino, Annamaria Troisi, Elisabetta Valgoi, Marco Vergani
adattamento e regia Andrea De Rosa
scene e costumi Simone Mannino
luci Pasquale Mari
suono Hubert Westkemper
movimenti scenici Francesco Manetti
Fondazione del Teatro Stabile di Torino / Emilia Romagna Teatro Fondazione
Lunedì 15 dicembre alle 21 al Teatro Alfieri di Asti la stagione di prosa continua con l’attesissimo Falstaff da Enrico IV / Enrico V di William Shakespeare, traduzione di Nadia Fusini, estratti da Falstaff libretto di Arrigo Boito dall’Opera di Giuseppe Verdi, Così parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche,
Lettere al padre di Franz Kafka, sceneggiatura di Belli e dannati (My Own Private Idaho) un film di Gus Van Sant, adattamento e regia di Andrea De Rosa.
Sul palco Giuseppe Battiston (Falstaff/Re Enrico IV), Gennaro Di Colandrea (Bardolph), Giovanni Franzoni (Giudice Supremo), Giovanni Ludeno (Pistola), Martina Polla (Doll), Andrea Sorrentino (Principe Hal/Re Enrico V), Annamaria Troisi (Doll), Elisabetta Valgoi (Ostessa), Marco Vergani (Ned). Scene e costumi di Simone Mannino, luci di Pasquale Mari, suono di Hubert Westkemper, movimenti scenici Francesco Manetti. Il Falstaff è prodotto dalla Fondazione del Teatro Stabile di Torino e da Emilia Romagna Teatro Fondazione.
«Tutto nel mondo è burla»: così chiosa Falstaff. Millantatore, sbruffone, vorace, vitalista, furfante, è un personaggio così dirompente da essere ripreso in due drammi di Shakespeare e diventare protagonista della irriverente commedia lirica di Arrigo Boito musicata da Giuseppe Verdi. Falstaff ha affascinato i più grandi talenti della scena, come Orson Welles, che riservò per sé il ruolo di protagonista nella versione teatrale e in quella cinematografica. La potente duttilità espressiva di Battiston darà vita alla partitura drammaturgica di Nadia Fusini, impreziosita dalla regia di De Rosa, attento a moltiplicare immagini, a toccare sponde semantiche lontane dalla tradizione e a coniugare con grande perizia la tradizione lirica con quella di prosa.
“C’è in Falstaff qualcosa che ci conquista subito - scrive il regista Andrea De Rosa -: un amore sfrontato per la vita, che si manifesta soprattutto nella forma dell’amore per la lingua, per le parole, per il motto di spirito, per la creazione instancabile di metafore e giochi linguistici; un senso pieno delle cose che accadono qui e ora e che di fronte al suo sguardo sembrano le sole che abbiano un qualche senso; c’è nelle sue parole una gioia che non si stanca mai, sempre pronta a rovesciare il male in bene, un senso dell’amicizia ingenuo e vorrei dire persino infantile, una ostinazione a fare di ogni dolore uno scherzo, di ogni situazione senza via d’uscita uno sprone a cercare di non lasciarsi imprigionare. Dopo il felice incontro con Macbeth, ho chiesto a Giuseppe Battiston di calarsi stavolta nei panni di questo buffone, convinto che ci sia anche qui qualcosa di inaspettato e imprevedibile da scoprire sotto la maschera solo apparentemente tranquilla e bonaria che egli sembra mostrarci».
Biglietti 20 euro (15 euro loggione). Per informazioni e prenotazioni: 0141.399057-399040