ven 14 lug, 2017
Non si dirà elemosina ma la sostanza non cambia. Quotidianamente li incontriamo o si fanno avanti loro, tutti dannatamente bisognosi di qualche moneta per far quadrare la giornata. Dietro i poveri sulla strada, accucciati sulla via o in puntuale attesa ai supermercati si celano storie, di certo tristi e per alcuni probabilmente equivoche.
Ha preso avvio in questi giorni un’iniziativa “ritenuta opportuna - secondo l’assessore Politiche sociali Mariangela Cotto - volta ad aiutare e fare chiarezza” sulla realtà dell’accattonaggio in città, fenomeno che con la bella stagione si è reso più evidente e insistente.
Un vigile urbano e un assistente sociale, secondo una mappa di segnalazioni, stanno incontrando le persone per verificare l’esistenza di situazioni di bisogno cui venire incontro oppure di un latente sfruttamento organizzato.
Il target specifico riguarda soggetti che sovente, per ottenere offerte di denaro, utilizzano cartelli in cui descrivono uno stato di grave indigenza, oppure esibiscono menomazioni fisiche anche utilizzando animali da compagnia.
L’iniziativa non ha fini discriminatori ma solleva il velo su un fenomeno affermatosi col tempo, aggravato dalla situazione economica e dalla crescente pressione migratoria.
Diventa più rassicurante sapere che il nobile gesto di donare vada a buon fine e magari, come ricorda papa Francesco, si accompagni a guardarlo negli occhi, l’altro.