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Comunicati Stampa Città di Asti
Le multe "morali" pizzicano la furbizia e la disattenzione
mar 29 nov, 2016

Qualcuno alla fine è caduto nella rete dei controlli dei numerosissimi alunni che  martedì hanno esplorato alcune zone della città alla ricerca di comportamenti non proprio adeguati al civismo del corretto automobilista.

Lo spunto era comminare una multa “morale”, alleggerita di ogni sanzione in denaro, ma comunque pesante del giudizio inappellabile dei ragazzi.

Oltre 130, chiamiamole come si vuole, le raccomandazioni, i preavvisi, le multe morali lasciate sul parabrezza di conducenti. Al peggio incalliti menefreghisti, al meglio sbadati, disattenti contravventori.

Un po’ gioco e un po’ lezione in  strada,  tre classi della Pascoli partendo da piazza Alfieri, una dalla scuola Baussano e due dalla primaria G. Ferraris hanno passato al setaccio soste incongrue, passaggi pedonali e marciapiedi occupati, stalli di carico/scarico merci, senza tralasciare seconde file e soprattutto  permessi sul cruscotto e posti auto riservati ai disabili. Ed è’ stata anche l’occasione, specie per i più piccoli, di allenarsi all’utilizzo delle strisce pedonali “guardando negli occhi il conducente”.

L’iniziativa rientra/va infatti a buon titolo nella settimana astigiana della disabilità in corso, promossa dall’Assessorato Politiche Sociali della Città e agita grazie a Elena Canale (Uici), Sara Vergano e Loredana, Erika, Eugenio, Luca e Siromani del Servizio civile, Elena e Claudia del Servizio Istruzione, Maurizia e Mariangela dell’Educativa disabilità, tutti a badare, spiegare, dialogare coi quasi 200 ragazzi coinvolti con i loro insegnanti.

Come è andata? Se ne ricorderanno i bambini, novelli controllori e se ne ricorderanno i numerosi conducenti di auto private o di mezzi commerciali che li hanno incontrati o hanno ricevuto una bella multa “morale”. Bella perché disegnata a colori (autori studenti dell’Artom e del Castigliano), con scritta ben evidente, l’implacabile “Prima pensa poi parcheggia”, o il propositivo “Mi fai un po’di spazio?”. Parola di chi viaggia in carrozzella.

C’è chi lascia l’auto nello stallo di scarico merci ma padroncino non è, c’è il fattorino che deve consegnare e parcheggia dovunque (perchè qualcuno gli fa concorrenza ad occupare il parcheggio riservato) e poi ce la mette tutta a giustificarsi.

Tutti però molto civili, perché le ragioni dei bambini qualcosa hanno da insegnare agli adulti. Sono disarmanti.  E allora quelli in seconda fila in piazza Medici vedendo mettere le multe han spostato l’auto, e i commercianti di zona ex Upim sono usciti a vedere e compiacersi dell’iniziativa. Un corriere parcheggiato vistosamente sul marciapiede minaccia“ Non provateci nemmeno” ma sorride, si becca la “multa” e toglie il furgone…

Se il cervello funziona, nella guerra dei centimetri per sistemare l’auto non bisogna sgarrare, perché chi ha un problema non può assottigliarsi, la stampella non ti molla e le manovre sono al rallenty.

Morale generale:  l’iniziativa sarà da ripetere.

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