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Comunicati Stampa Città di Asti
Dalla Perugia Assisi 2016: le città della pace sono le città dell'accoglienza
dom 09 ott, 2016

È sempre un po’ spiazzante dire della Marcia Perugia Assisi, la principale iniziativa del  pacifismo italiano, che su quel percorso riunisce un popolo di “chiunque”, studenti, ragazzi, famiglie, insegnanti, intellettuali, curiosi, turisti, camminatori, associazionismo e politica. Poca e molto seria. È come se scorresse davanti agli occhi una fiumana di colori, di dialoghi appena accennati, di canzoni, quelle che salveresti dal diluvio, di vite mostrate nella genuinità di una fatica da condividere, quasi 25 km dalla porta del Frontone del capoluogo umbro alla Rocca Maggiore di Assisi, sopra la Basilica e San Firmino. Una spianata sui tetti secolari circondata dalle mura fortilizie del 1300, insediate dalle troupe televisive più note note per documentare la manifestazione che chiudeva la 22ma marcia avviata nel 1961, da quel professorino timido e troppo ignorato che fu Aldo Capitini.

Per gli astigiani la partecipazione, ogni due anni di sabato notte, è da una trentina una data fissa nell’agenda dell’Impegno, che quest’anno, domenica 9 ottobre, si è fatta particolarmente significativa per l’ampia partecipazione (in 108) resa possibile dalla collaborazione di Asp (con due mezzi) e Acli, e la presenza di un gruppo di giovani e di insegnanti della scuola primaria.

Chi cammina parla, ieri erano tra 50 e 80 mila persone, e il mondo ha bisogno di relazione e valori. Chi cammina fatica, e lo sanno bene i partecipanti che la loro è ben altra rispetto a chi affronta con tante incognite il deserto o il mare  per sopravvivere.

La domanda delle domande è sempre quella: in fin dei conti anche oggi si è continuato a sparare, di tregua non si parla, il mondo va da un’altra parte. Ma di fronte all’inaudito, alla sproporzione di violenza, come muti resta il fatto che l’uomo, io che leggo, è fatto per il bene non per il male. Vale pensare il contrario?

È l’unico disarmante salvavita che non si compra in giro e di cui nessuno può convincere altri.

Sul palco, dalle 15 numerosi Sindaci e loro rappresentanti , del centinaio di gonfaloni  comunali presenti a rimuginare il presente, evocando La Pira, che “Le città della pace sono le città dell’accoglienza”. Poi giù per  le stradine di Assisi, fuori del tempo, non fosse per anfratti di  cibo e commercio, spaesati di tanta inadeguatezza.. I pulman del ritorno attendono, alle 17.40 si riparte.

Alla manifestazione hanno partecipato l’Assessore Piero Vercelli, e il Consigliere Paolo Crivelli delegato al volontariato e cooperazione che hanno ringraziato della folta  partecipazione astigiana e della disponibilità civica offerta dalla nostra municipalizzata.

Numerosi  gli interventi  e i messaggi inviati ai partecipanti, fra gli altri dai genitori di Giulio Regeni, dell’europarlamentare Cécile Kyenge e della presidente della Camera Laura Boldrini.

Una somma di € 1.010 raccolta dai partecipanti astigiani sarà devoluta all’Ospedale di Medici senza Frontiere tra i pochi presidi ancora funzionanti nella città martoriata di Aleppo. “Soltanto tra il 6 e l'8 di ottobre, gli ospedali nell’est di Aleppo hanno riferito di aver ricevuto almeno 98 feriti, tra cui 11 bambini, e 29 persone uccise dagli attacchi aerei”. (fonte MSF)

 

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