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Comunicati Stampa Città di Asti
Accordo con Asl AT per recuperare le eccedenze alimentari della mensa dei dipendenti
mar 28 giu, 2016

È una iniziativa certa e virtuosa quella messa in cantiere dall’Asl astigiana per contribuire a destinare un buon pasto a chi ne ha bisogno, facendo funzionare al meglio la rete sociale di cui la città può dirsi orgogliosa.

Da settembre prossimo tutta l’eccedenza di cibo cucinato per le due mense a self service dei dipendenti, “non distribuito e quindi perfettamente utilizzabile e sicuro sotto il profilo igienico, sanitario e nutrizionale” verrà reso disponibile, con l’aiuto di volontari e impresa sociale per le necessità degli utenti della Mensa comunale.

La presentazione del progetto, denominato “Asti Solidalmente”, restituisce l’intenzione sociale di chi lo ha proposto e anche una certa “solidità” d’impianto che quando si tratta di alimentazione pubblica va garantita opportunamente.

“Si calcola che quotidianamente la refezione aziendale abbia una rimanenza di 30/40 pasti, ovviamente in eccesso e non preventivabili” afferma Ida Grossi direttore generale dell’Asl At “La collaborazione e la consulenza  di molti nostri Servizi e professionalità interne ha reso possibile questo “cantiere progettuale” che vedrà finalmente la luce, confermando che quando ci si coordina si ottengono risultati che sono più di un’arida sommatoria”.

Da un’idea iniziale della dr.ssa Maria Luisa Amerio primario di Dietologia e Nutrizione clinica il progetto è stato definito puntualmente nei vari passaggi da un giovane stagista in Tecnologie alimentari, Luca Casile. Tradotto in pratica, nei giorni prefissati il personale di cucina ritirerà le eccedenze non conferite in piatto, che saranno trasferite a cura di personale della coop. sociale Elsa  in appositi contenitori termici (gastronorm in acciaio inox) forniti dalla Casa di Riposo Città di Asti ed essere stoccati in appositi “abbattitori” di temperatura (5° in 90 minuti). Il giorno seguente, entro le ore 9,  a cura dell’associazione Auser Onlus e con mezzo idoneo fornito dalla Casa di Riposo, i pasti recuperati verranno trasferiti alla mensa sociale di corso Genova per essere distribuiti.

Come si può facilmente intuire si tratterà di un significativo intervento organizzato, di recupero di eccedenze alimentari che altrimenti andrebbero buttate, con gli inevitabili costi di smaltimento, e che invece andranno a buon fine.

Quindi soddisfazione, espressa dall’Assessore alle Politiche sociali Piero Vercelli ”Si sono superate difficoltà e forse la crisi ha fatto da pungolo a questo bel  risultato di cui dare atto ai vertici dell’Asl astigiana, insieme al forte spirito di collaborazione instaurato con Istituzioni e privato sociale locale a tutto vantaggio di persone e famiglie in difficoltà”. Al proposito erano presenti la Direttrice della Casa di riposo Laura Panelli, Franca Penna dell’associazione Auser e il presidente della Cooperativa sociale Elsa Maurizio Bologna.

Come ha ricordato il Sindaco Fabrizio Brignolo nel suo intervento “questa collaborazione guarda all’utenza finale ed è un tassello che si aggiunge ad altri, penso alle mense scolastiche o alle offerte degli esercizi aderenti a Last minute market, per contenere lo spreco alimentare e divulgare  uno stile di vita più sobrio e più sano”.

L’iniziativa astigiana è coerente con la legge regionale 12/2015 (“Promozione di interventi di recupero e valorizzazione dei beni invenduti”), infatti  “i pasti non serviti dalla ristorazione e dalla somministrazione collettiva, ha ricordato la Consigliera Angela Motta ”rientrano tra i suoi campi di applicazione affinchè il concetto di recupero si allarghi e diventi per il Piemonte una vera possibilità “di sistema””.

Condivisibile e di buon augurio infine l’opinione del Vescovo padre Francesco Ravinale, referente Caritas dei presuli piemontesi “Lo aspettavo nel cuore questo progetto, ma il mio desiderio va e viene, quel che importa è la sua utilità sociale”.

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