ven 10 giu, 2016
L’incremento delle attività antropiche da un lato e l’espansione di alcuni animali selvatici come gli ungulati dall’altro, fanno sì che le interazioni fra la fauna selvatica e le attività umane siano in costante aumento e diventino spesso conflittuali.
E’ il motivo per cui la Provincia di Asti e la Scuola di Biodiversità di Villa Paolina hanno organizzato, venerdì 10 giugno 2016 alle ore 9,00 presso l’Università di Asti, una giornata di studio dedicata a tale problematica al fine di conoscere e monitorare il fenomeno nel territorio provinciale, e contestualmente individuare i possibili interventi di mitigazione e prevenzione adottati da altri Enti anche al di fuori della Regione Piemonte.
Nella stessa giornata verrà sottoscritto, alla presenza dell’Assessore Regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Giorgio Ferrero, dai rappresentanti della Città Metropolitana di Torino, della Provincia di Asti e degli Ambiti Territoriali di Caccia TO5 “Collina Torinese” e AT1 “Nord Tanaro” il “PROTOCOLLO DI INTESA PER L’EFFETTUAZIONE COORDINATA DI INTERVENTI DI CONTENIMENTO DELLA SPECIE CINGHIALE NEI TERRITORI DEI COMUNI POSTI AL CONFINE DI PROVINCE LIMITROFE”.
“Tale protocollo – dichiara il Consigliere Provinciale Francesco Marengo - avrà come obiettivo di monitorare e nel contempo diminuire la consistenza numerica dei cinghiali presenti sul territorio per ridurre l’impatto negativo sulle colture agrarie ed il rischio di danni in genere, con particolare attenzione a quelli stradali, superando i confini amministrativi degli enti preposti.”
“E’ nostro dovere tenere conto delle segnalazioni avanzate dai Comuni relativamente alla situazione particolarmente critica in alcuni di essi, come Aramengo e Tonengo, - commenta il Presidente della Provincia, Marco Gabusi – e dobbiamo mettere in campo ogni azione utile a contenere il fenomeno dando priorità alla sicurezza soprattutto stradale dei nostri cittadini”.