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Comunicati Stampa Città di Asti
Un'area sarà dedicata a Carlo Levi, piemontese di nascita lucano di adozione
dom 12 giu, 2016

L’intitolazione a Carlo Levi dell’area attrezzata sita in via Turati (Quartiere Torretta), domenica 12 giugno alle ore 11, sarà una occasione nobile per coniugare amicizia, cultura e storia.

Carlo Levi fu un intellettuale del Novecento, formatosi alla scuola di Gobetti e fu soprattutto un uomo libero. Mise la sua mente al servizio della cultura scientifica, fu medico, trasse dalla pittura lo sguardo per interpretare “il mondo dei vinti” e alimento per formarsi ai valori dell’uguaglianza e della democrazia, che pagò con il confino comminatogli dal regime fascista in Lucania a Grassano e a Aliano (Matera),

È soprattutto noto per la fama che gli valse scrivere Cristo si è fermato ad Eboli (1945), una fotografia cruda, virata a seppia del suo modo di leggere la realtà lucana di quegli anni 1935/36), e un’opera narrativa e autobiografica imprescindibile per comprendere la storia di tanto Meridione d’Italia. Che lo cambio interiormente, conferendogli quello spaesamento, raccontato nel libro, del ritorno ben scortato a Torino per la morte di un parente. “Vede la città con occhi nuovi, guarda con distacco amici e parenti, rendendosi conto che la sua esperienza in quel piccolo paese lo ha cambiato profondamente”. Solo nove mesi, ma una conversione che traspose nei tratti della sua pittura, cercando sempre di capire le ragioni del prodursi degli eventi, che imprimeranno alla sua arte una espressività straordinaria. Il dono di essere un pittore-antropologo, capace con un tratto unico di raggelare i volti e gli sfondi sottraendoli alle contingenze degli avvenimenti.

“Oggi l’intitolazione di quest’area verde a Carlo Levi ci dà l’opportunità di riflettere sulla profondità del pensiero di questo importante pittore e scrittore italiano, sottolineandone l’italianità intesa come “ essere dalla parte delle persone”, rifiutando pregiudizi e approcci ideologici, sempre consapevoli del dolore dell’altro” (Assessore Maria Bagnadentro)

Interverranno le Autorità locali, il Sindaco di Aliano Luigi De Lorenzo, il Sindaco di Asti Fabrizio Brignolo, il Vice Sindaco Davide Arri, l’Assessore Servizi demografici Maria Bagnadentro, i componenti della Commissione comunale Toponomastica, l’Associazione Amici della Lucania di Asti e provincia.  

Carlo Levi nasce a Torino nel 1902 da una famiglia ebraica benestante, nel 1923 si laurea in medicina e nel periodo degli studi universitari collabora con la rivista “La rivoluzione Liberale” di Piero Gobetti e ha modo di incontrare molti intellettuali tra i quali Pavese, Gramsci e Luigi Einaudi che contribuiscono significativamente alla sua formazione anche politica.

Dall’età di 13 anni si dedica alla pittura e in età giovanile frequenta gli ambienti dell’avanguardie pittoriche torinesi.

Nel 1923 è a Parigi dove viene a contatto con le opere dei Fauves (Modigliani e Soutine) nelle quali legge un incitamento contro la retorica fascista e la cultura ufficiale italiana.

Nel 1931 si unisce al movimento antifascista “Giustizia e Libertà”, fondato da Carlo Rosselli, nel marzo 1934 viene arrestato per attività antifascista e il 15 maggio 1935 viene condannato al confino in Lucania ( così veniva chiamata la Basilicata nel ventennio fascista). Qui Carlo Levi trascorre gli anni tra il 1935 e il 1936 ad Aliano amando profondamente quelle terre e quelle genti, tanto da voler esservi sepolto ad Aliano (1975). vv

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