Uomini di storia in un libro, Francesco Scalzo emigrato in Belgio. Oggi a Palazzo Mazzetti
ven 20 mag, 2016
Quando a emigrare eravamo noi, efficace come una carezza si propone questo incontro promosso da Israt, Cepros, Tempi di fraternità, UniAstiss e Csv. Verrà presentato un libro “Il treno del Nord” storia di un emigrato in Belgio, venerdì 20 maggio alle ore 17.30 a Palazzo Mazzetti.
E’ l’autobiografia di Francesco Scalzo nato nel 1927 a Valguarnera (EN) nella Sicilia devastata dalla guerra. Dopo la terza elementare lavora come pastorello, a diciannove anni si sposa e subito emigra nel 1946 in Francia (Valencienne) poi in Belgio (Seraing-Liegi) dove lavora in miniera, poi in siderurgia. Attivo socialmente e culturalmente curioso, la sua fede cattolica attraversa un periodo di crisi di fronte ai cambiamenti prodotti dall'incontro con le riforme del Concilio Vaticano II e con la civiltà industriale. In un grave incidente stradale perde la moglie e resta invalido, si scopre capacità artistiche e letterarie, si risposa e vive lucidamente fino al settembre 2015.
“Il treno del Nord” è stato tradotto in francese ma ha voluto pubblicarlo a proprie spese nell'originale italiano, come testimonianza di vita.
Verranno proposti spunti di riflessione Mauro Forno, docente dell'Università di Torino e presidente dell'ISRAT, Giada Baldi, dottoranda in storia contemporanea all'Università di Torino, e Giuseppe Virciglio, psicologo dirigente dell'ASL di Torino.
L'iniziativa vuole ricordare in modo speciale il settantesimo anniversario dell'accordo italo-belga del 1946, che ha dato inizio alla grande emigrazione italiana in Europa per rilanciare l'economia del dopoguerra.
Quando gli uomini (si) fanno storia.