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Comunicati Stampa Città di Asti
Quattro appuntamenti astigiani per una cultura della pace
lun 10 nov, 2014

Decisi passi per promuovere una cultura di pace in questo centenario della Grande Guerra vedono la Città di Asti attiva e partecipe.
Lo sì è visto alla cerimonia del 4 novembre alla deposizione al monumento dei Caduti in piazza primo maggio. Con i ragazzi delle scuole, i cori delle secondarie Goltieri e liceo Vercelli che hanno onorato l'inno nazionale e del Liceo Alfieri con testi ispirati a De André, i “Bimbi svegli” http://www.bimbisvegli.net/weblog/ della terza C di Rio Crosio che hanno sventolato un grosso bandierone della pace realizzato in classe e offerto una lettura dei loro pensieri sulla pace e nonviolenza. Da menzionare l’attività intrapresa a scuola sui significati che la guerra porta con sé e che li accompagnerà per l’intero ciclo della primaria, e alle superiori per chi li ha preceduti, perché… “non è mai troppo presto per imparare davvero come va il mondo”.
Lo sì affermato nella lettera che il Sindaco Fabrizio Brignolo e l’Assessore Piero Vercelli hanno inviato al primo cittadino di Betlemme, raccogliendo l’appello del Coordinamento nazionale degli Enti locali per la pace e i diritti umani, di organizzare una Missione di pace in Medio Oriente affinchè riprendano gli sforzi e le iniziative, “sui passi di Francesco e sulle orme di Giorgio La Pira”. La lettera sarà consegnata tramite la Ong astigiana Disarmo e Sviluppo (Di.Svi) che opera da anni in quelle zone.
E la si incontrerà il prossimo 21 novembre accogliendo ad Asti il Sindaco di Messina Renato Accorinti, balzato alle cronache giusto un anno fa per aver esposto, nell’esercizio delle sue funzioni, la bandiera arcobaleno, citando la Costituzione e il richiamo del presidente Sandro Pertini a “svuotare gli arsenali e trasformarli in granai come presidio contro tutte le guerre”. Accorinti nella mattinata astigiana parteciperà a un dialogo contrappuntato da musica e poesia, con tema “il perdonare”, alla pari tra un adulto libero, non violento e…sindaco e i giovani studenti.
In questi giorni poi Sala Pastrone propone “Torneranno i prati” la pellicola che Ermanno Olmi ha realizzato avendo in mente suo padre diciannovenne che con l’Arma dei Bersaglieri, battaglioni d'assalto, si trovò dentro la carneficina del Carso e del Piave e che segnò la sua giovinezza e il resto della sua vita. “Ricordava i suoi compagni e più d’una volta l’ho visto piangere. Della Prima guerra mondiale non è rimasto più nessuno di coloro che l’hanno vissuta e nessun altro potrà testimoniare con la propria voce tutto il dolore di quella carneficina. Rimangono gli scritti: quelli dei letterati e quelli dei più umili dove la verità non ha contorni di retorica”.
Molti testi di astigiani di allora sono disponibili. Varrebbe la pena di andarli a rileggere.
 

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