Home Page » L'Amministrazione » Notizie » Comunicati Stampa Città di Asti » "Asti Vino e Cultura" il progetto per attingere ai fondi europei e dare un futuro luminoso al territorio.
Comunicati Stampa Città di Asti
"Asti Vino e Cultura" il progetto per attingere ai fondi europei e dare un futuro luminoso al territorio.
lun 27 ott, 2014

Il sindaco Fabrizio, Brignolo, con gli assessori Cerrato e Cotto e l’esperto Roberto Daneo hanno preso a pretesto la proposta lanciata dall’ex sindaco Galvagno di rilanciare Enolandia, per presentare il progetto chiave per il rilancio della città e del territorio, incentrato proprio sul tema del vino e della cultura.
“La prima notizia originale è che una volta tanto sindaco e minoranza non polemizzano, ma convergono su un’idea” ha detto il sindaco Brignolo in apertura di conferenza stampa. “In realtà le differenze sono tante –ha aggiunto- ma in questi tempi duri bisogna essere bravi a guardare quello che unisce e non quello che divide”.
Ovviamente non sono comunque mancati accenti ironici: “una differenza in realtà c’é –ha scherzato il sindaco- noi il progetto lo realizzeremo davvero, mentre Galvagno ha iniziato a parlarne nel 2005 con una proposta di legge, ma non sono mai conseguiti risultati concreti”.

Il nome.
“Ovviamente dovremo scordarci l’orribile nome Enolandia, ma chiediamo a Galvagno di non farne una malattia, ricordando la citazione manzoniana per cui i nomi altro non sono che ‘puri purissimi accidenti’” ha aggiunto il sindaco Il nome del progetto sarà scelto con metodo scientifico e scaturirà dallo studio commissionato con fondi Pisu per il posizionamento del “brand” Asti sul mercato del turismo e della cultura.
Per ora, come avviene per i prodotti industriali che hanno un “nome tecnico”
prima di ricevere quello commerciale, si parlerà semplicemente di “Asti Vino e Cultura”.

Il finanziamento.
Oltre alla rete dei territori Unesco che la Città di Asti sta già costruendo (è dei giorni scorsi la firma del protocollo con Alessandria e da tempo le Atl di Alessandria, Asti e Alba lavorano insieme) la Città di Asti sta predisponendo il progetto “Asti Vino e Cultura” per accedere ai fondi FESR (il “fondo europeo per lo sviluppo”).
Questa linea di finanziamento prevede una quota di fondi destinati alle Città capoluogo di provincia: è la nuova edizione del Pisu, con la differenza che questa volta saranno finanziati progetti legati alla riqualificazione del patrimonio artistico e culturale e, in senso lato, di rilevanza ambientale.
La prospettiva di avere il finanziamento è abbastanza certa, perché non si tratta di partecipare a un bando (con il rischio di perdere) ma di concordare un progetto gradito alla Regione e compatibile con i paletti europei. L’ordine di grandezza è di circa dieci milioni di euro.

Perché “Vino e Cultura”?
La decisone di puntare sulla cultura, oltre che sul vino, è legata alla convinzione che non si possano vendere prodotti (sia vino, sia enogastronomia, siano pacchetti turistici, siano bulloni) se non si vende un insieme di sensazioni e di esperienze, che solo la cultura può dare. “Persino il tanto osannato Barolo, per promuoversi, deve far venire Bob Dilan e attirare i turisti con Collisioni” ha commentato il Sindaco.

Perché formazione e università?
Come avviene per tutte le azioni condotte dall’amministrazione, viene riservato un ruolo importante a istruzione, formazione e università: è dimostrato scientificamente che il nostro territorio è più povero di altri perché ha meno laureti, diplomati, scuole, etc., quindi occorre lavorare per mettersi non solo al passo ma all’avanguardia.

Asti Città del Vino.
Asti deve essere la Città in cui qualunque studioso o appassionato di vino da tutto il mondo deve venire almeno una volta nella vita. L’assessore Cerrato ha illustrato i tre pilastri che costituiranno il progetto che persegue questo obbiettivo.
Il primo filone è quello di incentivare l’attrazione turistica con un’enoteca dei vini mondiali e l’inserimento della tematica vino in tutta l’offerta commerciale e la vita quotidiana della Città.
In secondo luogo l’aspetto della formazione scientifica: mettendo a sistema istituto agrario, istituto sperimentale per l’enologia e università si vuole consolidare il ruolo di Asti come centro degli studi vitivinicoli in Italia. In terzo luogo la collaborazione con il sistema industriale e imprenditoriale a partire dal settore enomeccanico, come recentemente sollecitato dalla Presidente dell’Unione Industriale Paola Malabaila.

Asti Città della Cultura.
Il “pilastro cultura”, illustrato dall’assessore Cotto, si concentrerà sulla musica. La scelta è dettata da due ragioni: innanzi tutto la volontà di diventare anche attrattivi verso un pubblico più giovanile e meno accademico; in secondo luogo la possibilità di sfruttare, come ha precisato Roberto Daneo, la grande tradizione musicale astigiana che conta nomi grandissimi come Conte, Faletti, Basso e così via.
A sua volta la parte del progetto dedicata alla cultura musicale illustrata dall’assessore Cotto si divide in tre filoni: la scuola della canzone, che inizierà già da febbraio 2015 in Astiss; la casa della musica, vecchia idea di Angela Motta, con la quale si vuole offrire a quanti praticano musica nella nostra città, un luogo dove provare, dove registrare, ma anche solo dove incontrarsi per scambiare le reciproche esperienze; infine l’Arca della Musica, una sorta di museo della musica popolare moderna (dal cantautorato al rock, al
jazz) dove si potranno trovare i dischi in vinile, i nastri d’un tempo e qualsiasi oggetto possa essere legato agli ultimi cento anni di storia della musica.
Mentre per i primi due interventi si pensa all’area della Colli di Felizzano, a completamento di Astiss, per la componente museale si pensa al quadrilatero dei palazzi monumentali della zona ovest di corso Alfieri.

La strategia unitaria.
E’ infine intervenuto Roberto Daneo, esperto di fondi europei e progetti di promozione territoriale, che, solo per passione e del tutto gratuitamente, sta aiutando sindaco e assessori a far crescere le idee del progetto. Daneo ha evidenziato la bontà di un’idea organica che, sebbene declinata in due sotto- progetti, vuole realizzare finalmente in città quello che tecnicamente viene definito un “progetto faro”, ossia un progetto molto attrattivo verso l’esterno e capace di illuminare, e quindi rendere più attraente e conosciuto fuori Asti, anche tutto quanto già viene offerto dal territorio.
 

Condividi questo contenuto

Notizie e Comunicati correlati

Eventi correlati

dal 29-11-2024 al 01-12-2024
luogo: Locali aderenti all'iniziativa
dal 22-11-2024 al 24-11-2024
luogo: Locali aderenti all'iniziativa

In questa pagina

Valuta questo sito

Recapiti e contatti
Piazza San Secondo 1 - 14100 Asti (AT)
PEC protocollo.comuneasti@pec.it
Centralino +39.0141.399111
P. IVA 00072360050
Linee guida di design per i servizi web della PA

Il sito istituzionale del Comune di Asti è un progetto realizzato da ISWEB S.p.A. e il Servizio Sistemi Informativi con la soluzione eCOMUNE