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Comunicati Stampa Città di Asti
La Viglianottera, richiamo di punta del nuovo Museo Palentologico, si svela a poco a poco
ven 18 ott, 2013

Presentati oggi i lavori di allestimento del cetaceo fossile in attesa che il 26 ottobre
si inauguri a Palazzo del Michelerio la mostra “Quando tra i filari… nuotavano le balene”


La più soddisfatta? Il sindaco di Vigliano, Emma Adorno, che due anni fa aveva lanciato l’appello: “Riportiamo a casa la balena”. Eccola accontentata: “sdoganata” dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, dove è stata conservata per decenni, la Viglianottera sta prendendo forma a Palazzo del Michelerio, sede dell’Ente di Gestione delle Aree Protette Astigiane, dove mani esperte ricompongono pazientemente il suo lungo scheletro fossile (8 metri).
Il reperto, vissuto tre milioni e mezzo di anni fa, viene considerato dagli esperti “di grande importanza sia dal punto di vista storico che scientifico: sicuramente appartiene a una nuova specie e questo costituisce un valore aggiunto” ha sottolineato questa mattina, durante la conferenza stampa indetta dall’Ente di gestione, Giorgio Carnevale, docente al Dipartimento Scienze della Terra dell’Università di Torino. Oggi, dopo molti anni, il professor Giulio Pavia, paleontologo di fama internazionale, ha rivisto la pinna destra della balena che con un compagno universitario aveva recuperato nel 1961 in frazione Valmontasca di Vigliano (due anni prima era stato scoperto il possente scheletro). Gli astigiani potranno osservare la Viglianottera, e gli altri grandi cetacei ritrovati nell’Astigiano dal 1959 a oggi, nella mostra permanente “Quando tra i filari… nuotavano le balene” che sarà inaugurata sabato 26 ottobre alle 18: una giornata densa di iniziative che inizieranno nel primo pomeriggio per terminare a sera inoltrata.
Per l’Ente di Gestione sarà l’occasione per mostrare i propri tesori e sottolineare l’importanza dell’attività svolta: “Asti, insieme alla Toscana e al Nord Carolina - ha spiegato il conservatore museale e paleontologo Piero Damarco - è uno dei tre centri al mondo specializzati nello studio dei delfini fossili. E i cetacei visibili nella mostra rivestono un’importanza a livello internazionale”.
“I beni paleontologici dell’Astigiano - ha confermato Alberto Crosetto per Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte - hanno un rilievo eccezionale: questa realtà, ben affermata a livello europeo, è ancora poco conosciuta a livello locale. L’esposizione al pubblico della balena di Vigliano e degli altri reperti rappresentano un momento entusiasmante e un sogno a lungo accarezzato”.
Insieme alla Viglianottera si potranno vedere le balene di San Marzanotto e Chiusano, i delfini ritrovati a Belangero e Settime: una collezione chiamata a comporre la prima sezione del nascente Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano e del Monferrato. “Sarà un richiamo per gli studiosi e gli appassionati, ma anche per i turisti: la nostra offerta è variegata, siamo una piccola struttura con pochi dipendenti, ma con molta competenza” ha sottolineato Felice Musto, presidente dell’Ente di Gestione, visitato la scorsa settimana dall’assessore regionale Gianluca Vignale.
Nessun dubbio, per il sindaco Emma Adorno, che il patrimonio paleontologico rappresenterà in prospettiva “il rilancio dei territori, anche se non con riscontri immediati”, mentre ciò che sta nascendo al Michelerio contribuirà “a irrobustire la concezione del museo diffuso” (Giuseppe Misuraca, Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino). Per l’Ente di Gestione, come ha ricordato l’ex presidente Gianfranco Miroglio, il recupero dello storico palazzo di corso Alfieri e l’allestimento del nuovo museo paleontologico hanno rappresentato “uno dei progetti più impegnativi degli ultimi vent’anni”. Un’operazione, secondo il sindaco Fabrizio Brignolo, affiancato nella conferenza stampa dall’assessore all’Ambiente Alberto Pasta, che si inserisce nel programma di riqualificazione dei grandi contenitori dismessi della città.
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Venendo alla giornata del 26 ottobre ospitata al Michelerio, l’inaugurazione della mostra “Quando tra i filari… nuotavano le balene” avverrà alle 18. Dalle 20 alle 22 si terranno le visite guidate agli importanti ritrovamenti di cetacei del mare astigiano.
Il programma si aprirà alle 14 con la mostra scambio di minerali che proseguirà fino alle 20. Poi musica con il Trio Canola (arpe celtiche) di Torino e laboratori creativi per bambini e ragazzi con la Cooperativa CSPS.
Alle 16 presentazione del libro “Manuale del perfetto cercatore d’alberi” proposta dalla rassegna Verdeterra: l’autore Tiziano Fratus converserà con Gianfranco Miroglio.
Tutte le iniziative sono a ingresso libero.

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