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Comunicati Stampa Città di Asti
Il Comune concede aree artigianali e industriali in locazione a costi bassi, per promuovere l'area produttiva di Quarto
gio 09 mag, 2013

Per attrarre nuove aziende o aiutare la rilocalizzazione di aziende astigiane che devono ampliarsi, il Comune di Asti propone le aree industriali e artigianali di Quarto con la possibilità di pagare un basso canone annuale.
E’ una novità assoluta, in quanto fino ad oggi le aree potevano solo essere comperate investendo in unica soluzione un capitale elevato.
Ora sarà invece possibile pagare un canone molto basso che dovrebbe attrarre operatori locali e provenienti da fuori.
A titolo di esempio un’area che costerebbe 700 mila euro, viene offerta in concessione a circa 25.000 euro all’anno (poco più di 2000 euro al mese).
Se l’imprenditore intende esercitare un diritto di riscatto il canone (comprensivo della quota di acquisto) sarà di circa 48.000 euro all’anno (poco più di tremila euro al mese).
L’iniziativa è stata illustrata in una conferenza stampa dal Sindaco Brignolo, dall’assessore alle attività produttive Marta Parodi e dall’Assessore all’
Urbanistica Davide Arri, con il consigliere Luciano Sutera e il dirigente allo sportello unico Dr. Franco Larocca.
Tutti i prezzi si riferiscono ad area infrastrutturata (strada, fognatura pubblica, illuminazione pubblica, etc.) e con già assolti gli oneri di urbanizzazione e le cessioni delle aree standard.
Sindaco e assessori auspicano che tale iniziativa possa essere utile ad attrarre investimenti in un momento in cui le aziende non possono sborsare grosse cifre in unica soluzione, ma possono affrontare costi ridotti per un maggior periodo di tempo.

La congiuntura economica in essere sta rendendo sempre più complesso per gli operatori economici, avviare iniziative imprenditoriali e gli investimenti in tal senso ne risentono, comprese le possibilità di localizzazione produttiva nella nostra città.

Al fine di superare tale empasse e incoraggiare nuovamente l’iniziativa degli operatori economici, l’Amministrazione Comunale ha in animo di adottare un piano di azioni atte ad agevolare burocraticamente ed economicamente le iniziative imprenditoriali e le possibilità di nuovi investimenti nel nostro comune.

Dopo il Provvedimento che ha abbattuto del 60% la monetizzazione obbligatoria dei parcheggi per chi apre un’attività di somministrazione (ristoranti e bar), il successivo provvedimento intende agevolare e facilitare le attività imprenditoriali, in particolare gli insediamenti produttivi e artigianali e propone soluzioni in grado di facilitare la localizzazione di nuovi investimenti nelle aree P.I.P. del Comune, prevedendo formule più flessibili e favorevoli dal punto di vista degli oneri economici.

Ad oggi l’unica possibilità per gli imprenditori di poter localizzare un’
attività nelle aree P.I.P. (Piano degli Insediamenti Produttivi) era data dall’
acquisto delle stesse per un valore al metro che inizialmente era stato stimato intorno ai 64,27 € (oggi 72,07 in virtù dei successivi aumenti ISTAT) comprensivo dell’incidenza dei costi delle opere di urbanizzazione.

La storia dell’assegnazione delle aree del nuovo P.I.P. di Quarto hanno dimostrato come questa soluzione, soprattutto in tempi di crisi, non abbia incoraggiato nuovi investitori e tutti i lotti dell’area sono risultati invenduti nonostante un bando e successive manifestazioni di interesse perpetrate dalle Amministrazioni che si sono succedute dal 2005, anno in cui è stato individuato da P.R.G. il nuovo contesto produttivo di Quarto.

Per dare risposta alle necessità odierne del mondo imprenditoriale, l’
Amministrazione Comunale ha inteso proporre tipologie di assegnazione alternative alla sola alienazione in un’unica soluzione dei lotti e nello specifico la concessione in diritto di superficie o in locazione delle aree in oggetto, in quanto dette nuove modalità di aggiudicazione potrebbero risultare più appetibili, flessibili e favorevoli dal punto di vista degli oneri economici per gli operatori, in quanto soluzioni dilazionate nel tempo, favorendo così l’insediamento a breve di attività artigianali/industriali in grado di sostenere l’occupazione locale ed essere quindi un volano per la ripresa economica cittadina.

Nello specifico si delineano qui di seguito le nuove soluzione proposte con Delibera di Giunta e qui sotto dettagliate:

1) La Concessione delle aree in Diritto di Superficie, che implica una fruizione della stessa per un arco temporale ricompreso tra anni sessanta ed anni novantanove a fronte di un corrispettivo della concessione che potrà essere pagato attraverso un pagamento rateizzato in numero di rate pari al numero di annualità della concessione. Al termine della concessione l’immobile edificato dal concessionario resterà di proprietà del Comune di Asti il quale, riunite le proprietà dell’area e del bene edificato, potrà disporne a suo piacimento, anche con eventuale nuova concessione, riconoscendo il diritto prelazione al concessionario decaduto.

2) La Concessione delle aree in Locazione che implica una fruizione della stessa entro un arco temporale non inferiore ad anni 15. Il corrispettivo della locazione potrà essere pagato con le seguenti modalità:
a) con un Pagamento del canone annuale con diritto di riscatto dell’area al
termine del periodo di locazione, che implica che alla scadere di tale durata la proprietà dell’area potrà essere riscattata dal concessionario mediante il pagamento in un’unica soluzione del valore del bene stimato a valore di assegnazione al momento del rilascio.

b) Con un pagamento rateizzato in numero di rate pari al numero di annualità
della concessione con riscatto progressivo dell’area. L’importo delle singole rate sarà composto da una somma relativa al corrispettivo della locazione, corrispondente il primo anno al saggio di rendimento del terreno di proprietà comunale, e da una seconda somma relativa all’importo di riscatto dello stesso, corrispondente il primo anno al valore di assegnazione del terreno diviso il numero delle annualità. La prima somma dell’importo totale sarà annualmente oggetto di riduzione proporzionale in quanto relativa al valore venale del terreno progressivamente calante, in considerazione del fatto che il valore venale dell’area viene parzialmente riscattato di anno in anno

Tali soluzioni vengono considerate più agevoli

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