dom 14 apr, 2013
Palio di Asti sugli scudi domenica scorsa, 14 aprile, al convegno sul tema “Il cavallo da Giostra e da Palio: scelta del cavallo, allenamento, farmaco” organizzato a Foligno dalla Federazione Italiana Giochi Storici e dall’Ente Quintana di Foligno. All’incontro, ospitato nella prestigiosa sede del Museo Multimediale della città umbra, hanno portato il loro prezioso contributo alcuni medici veterinari con interventi introdotti dal dottor Salvatore Macrì, responsabile del Dipartimento Veterinario del Ministero della Salute, in veste di moderatore. Il dottor Valerio Serata (Equine Practice Campagnano di Roma) ha trattato l’argomento "La scelta del cavallo giusto"; il dottor Guido Castellano (Commissione Veterinaria FISE) ha dissertato sui "Concetti di base dell'allenamento del cavallo"; il professore Luigi Intorre (Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa) ha affrontato il tema "L' uso dei farmaci veterinari: trattamento lecito e rischio doping"; il professore Marco Pepe (Dipartimento di Patologia, Diagnostica e Clinica Veterinaria dell’Università di Perugia) è intervenuto infine su "La tutela della salute del cavallo: esperienza di campo in Giostre e Palii".
Gli astigiani Giuseppe Barolo e Domenica Demetrio, rispettivamente consigliere nazionale e presidente del Collegio dei Probiviri della Federazione Giochi Storici, presenti al convegno, si sono inorgogliti nel constatare che non soltanto tutti i relatori hanno citato come esempio da seguire il regolamento veterinario del nostro Palio, ma addirittura il dottor Serata lo ha illustrato nei dettagli indicandolo come modello per tutti gli organizzatori di eventi storici che coinvolgono i cavalli, elogiando i «parametri di idoneità alla corsa ed il protocollo di visita degli animali partecipanti» adottati dalla commissione veterinaria della manifestazione astigiana.
Informato delle affermazioni di relatori tanto autorevoli, l’assessore al Palio Alberto Pasta ha dichiarato:«Sono felice che il lavoro serio e competente dei professionisti astigiani venga riconosciuto dal mondo scientifico universitario e altamente qualificato della FISE e del Ministero della Salute. Ancora una volta prendiamo atto con
soddisfazione che ovunque il nostro Palio suscita apprezzamenti e ammirazione: e allora crediamoci tutti, con convinzione, per trasformarlo nel “testimonial” del territorio astigiano».
