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Comunicati Stampa Città di Asti
Domani manifestazione a Roma contro riordino Province
lun 10 dic, 2012

Domani a Roma manifestazione dei Sindaci contro l'accorpamento delle Province. Sara' presente Brignolo con i alcuni colleghi astigiani.


La rete dei Sindaci che si oppongono al riordino delle Province, promossa dai primi cittadini di Teramo, Manotova, Crotone e Asti, si cimenta nell'ultimo disperato tentativo di fermare il decreto legge che è al l'esame del Senato, con una manifestazione che si terrà domani, martedì 11 dicembre alle 11,00, in piazza delle Cinque Lune a Roma, di fronte a Palazzo Madama.
La manifestazione dei Sindaci si configura come il tentativo estremo di dare una "spallata" per fermare un destino che appare inesorabile, dopo le dichiarazioni del Governo che, nella giornata di ieri, ha reso noto di considerare il riordino delle Province come uno dei provvedimenti prioritari da convertire prima delle fine anticipata della legislatura.
Il Sindaco di Asti Fabrizio Brignolo sarà presente con alcuni Colleghi di altri Comuni dell'Astigiano.
"Questo e' il momento decisivo -dichiara Brignolo- perché l'accorciamento della durata della legislatura, conseguente alle annunciate dimissioni di Monti, impone al Parlamento di scegliere quali provvedimenti convertire, giacché non avrà il tempo di esaminarli tutti: è quindi particolarmente importante che facciamo sentire la nostra voce, per evitare che venga riconosciuta priorità a questo iniquo provvedimento".
"Purtroppo -aggiunge Brignolo- pare che il Governo sia deciso a procedere nella conversione del decreto, perché pur essendo palesemente incostituzionale e inutile ai fini dei risparmi di spesa, e' meno scomodo di provvedimenti come la legge elettorale o i tagli ai costi dei Ministeri, che sarebbero più rispondenti ai bisogni dei cittadini ma incontrano l'ostilità dei partiti".
Particolarmente odioso risulta l'ultimo argomento utilizzato dal Governo che ha diffuso agli organi di informazione un documento secondo cui la mancata conversione del decreto "comporterebbe una situazione di caos istituzionale..." che determinerebbe "... un periodo di incertezza per l'esercizio di funzioni fondamentali per i cittadini come manutenzione di scuole superiori e strade, gestione rifiuti, tutela idrogeologica e ambientale".
"Dopo aver irresponsabilmente creato a colpi di decreto legge un pasticcio istituzionale senza precedenti, il Governo tenta di ribaltarne la responsabilità su chi vuole solo difendere la Costituzione e i diritti dei territori: queste sgradevoli dichiarazioni -conclude il Sindaco- ricordano la prepotenza del lupo che accusa l'agnello, che beve a valle, di sporcargli l'acqua del fiume".
 

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