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Comunicati Stampa Città di Asti
Lavorando in rete si puo' fare di piu'
mer 18 mar, 2020

Il territorio astigiano si è attivato, fin dai primi giorni, per contenere l’espandersi del  contagio da COVID 19 di nostri cittadini rientrati dai soggiorni invernali di Alassio e che in molti casi presentavano delle positività.

I servizi del Comune si nono attivati dalla sera di Venerdì 21 Febbraio 2020 telefonicamente sia per sostenere le persone anziane di ritorno dopo un viaggio molto provante sia per portargli il pasto o la spesa al domicilio il giorno seguente. L’organizzazione dei servizi sociali anche grazie al supporto del volontariato e delle cooperative sociali è stata tempestiva ed ha consentito di sostenere le persone in quarantena  al proprio domicilio evitando uscite da casa o contatti con altre persone.

Contestualmente come sottolinea il Sindaco “ l’Amministrazione Comunale è stata tempestiva nell’attivare misure rigide di contenimento chiudendo Asili nidi, Scuole e Centri diurni socio sanitari”.

Un’azione molto importante è stata realizzata grazie alla collaborazione tra il Servizio Istruzione, i Servizi sociali ed il Servizio Pastorale giovanile della Diocesi per portare la spesa a casa a tutti i cittadini con più di 65 anni privi di rete famigliare o comunque in situazioni di particolare isolamento.

Nelle settimane successive sono state messe in atto una serie di misure riorganizzative per tutti quei servizi rivolti ai soggetti più fragili e che in alcuni casi attraverso un’eccessiva movimentazione ed all’impossibilità di avere un domicilio  avrebbero potuto contribuire ad incrementare le forme di contagio.

Pertanto i servizi sociali hanno ridisegnato  i servizi domiciliari ed educativi strutturando progetti di intervento più articolati nel rispetto delle norme emesse a prevenzione del COVID 19 mantenendo comunque sempre un contatto costante con tutta l’utenza in carico. 

Mentre per quanto riguarda i due servizi più a rischio in questa situazione di emergenza, ovvero il dormitorio e la mensa sociale ci si è mossi nel primo caso estendendo l’apertura del dormitorio sulle 24 ore con la presenza costante di operatori della cooperativa. Inoltre, si è provveduto a portare i pasti caldi direttamente nel dormitorio stesso evitando in questo modo la movimentazione di troppe persone ed invitando gli utenti a rimanere nel dormitorio stesso il più possibile. Nel secondo caso ovvero la mensa sociale si è provveduto a non erogare più il pasto caldo del pranzo ma, grazie all’aiuto ed alla collaborazione dei giovani della Croce Rossa Italiana, di due giovani della pastorale giovanile oltre che come sempre di suor Luigina, sono state gestite le derrate alimentari per dare a tutti una sorta di pranzo da consumare “al sacco”. Anche in questo caso la nuova organizzazione della mensa sociale ha contribuito ad evitare eccessive forme di aggregazione e di scambio.

Queste scelte hanno consentito di mantenere alta l'attenzione sui senza dimora evitando per ora quanto accaduto in altri territori dove molti servizi di pronta accoglienza, come i dormitori, hanno adottato misure restrittive nella accoglienza o sono "saltati" del tutto, a causa del licenziamento massivo  degli operatori.

Da parte sua il Comune di Asti, conclude ancora il Sindaco “cosi come disposto dai diversi DPCM è stato in grado in pochissimo tempo di limitare il più possibile l’afflusso di lavoratori stessi del Comune verso gli uffici comunali grazie ad una pronta riorganizzazione del personale attraverso l’utilizzo dello strumento dello Smart Working e dei sistemi informatici”. La comunicazione costante, inoltre, continua Rasero “ha mantenuto informata ed aggiornata tutta la cittadinanza e sicuramente la collaborazione e l’intervento di misure di contenimento attraverso un modello di intervento a rete e su diversi livelli grazie alla collaborazione di tutti consente di muoversi in modo armonico, incisivo e funzionale nelle situazioni come questa che stiamo vivendo di grave emergenza”.

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