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Comunicati Stampa Città di Asti
L'educazione civica diventa proposta di legge. Primi passi di una Campagna sul Rispetto
gio 19 lug, 2018

La solidità di una pianta deve tutto alle sue radici. Immediato pensare alla convivenza, che si nutre di rispetto, di memoria, di integrazione, proprio ciò di cui si avverte oggi maggiormente il bisogno e l’urgenza di tornare a momenti e forme istituite di divulgazione e di presa di coscienza, come riprendere l’educazione civica nelle scuole.

Lo fa l’Associazione dei Comuni italiani (Anci) con la legge di iniziativa popolare “per l’introduzione dell’insegnamento di educazione alla cittadinanza, come materia con voto autonomo, nei curricula scolastici di ogni ordine e grado” http://www.anci.piemonte.it/i-sindaci-si-mobilitano-per-lora-di-educazione-civica-a-scuola/

“Non possiamo, sostiene l’Anci, affidare un mattone così importante come la coesione sociale alla spontaneità estemporanea dell’educazione familiare o dei percorsi individuali di educazione non formale”.

Transitata senza troppa fortuna nelle aule scolastiche negli anni sessanta e seguenti, fu introdotta da Aldo Moro nel 1958, dal 2010 le competenze di Cittadinanza e Costituzione  sono affidate a tutti i docenti e in particolare a quelli delle aree storico-geografica, filosofica e giuridica.

È una proposta di legge con un impianto molto leggero, 6 articoli,  che ora attende il sostegno di 50.000 firme per approdare in Aula  parlamentare.

Essa prevede “l’insegnamento di educazione alla cittadinanza come disciplina autonoma con propria valutazione,nei curricoli e e nei piani di studio di entrambi i cicli di istruzione”, con un monte  ore  non inferiore alle 33 ore annuali anche rimodulando gli orari delle discipline storico filosofico giuridiche.

Al Miur il compito di elaborare entro sei mesi dall’entrata in vigore gli obiettivi specifici di apprendimento, la collocazione dell’insegnamento nei curricola, la decisione se optare per un’ora di nuova istituzione o da ricavare nell’ambito dei quadri orari già esistenti.

Ai Comuni il compito di promuovere iniziative di integrazione dell’offerta formativa delle scuole e di supporto alla medesima, con particolare riguardo alla conoscenza del funzionamento delle amministrazioni comunali e dei loro organi.

“È un impegno che condivido appieno e che mi ha permesso di incontrare in Municipio molte classi della città, evidenzia il Sindaco Maurizio Rasero, “Insisto sul valore dell’educazione al civismo e la ricadute sui cittadini di oggi e di domani, per una città meno litigiosa, più pulità e anche più accogliente”.

Su questo terreno qualcosa ha preso già avvio con l’esperienza di alternanza scuola-lavoro sui temi del “rispetto a tutto campo”, avviata dall’Assessorato Politiche sociali congiuntamente all’ASL, con otto studenti, Alessandro, Noemi, Mayra, Chiara, Marco, Letizia, Alessio e Gabriela del Liceo Scientifico F. Vercelli.

Nell’opinione dell’Assessore Mariangela Cotto “I giovani sono molto aperti e ricettivi e da quel che vedo la proposta di legge permetterà di accrescere consapevolezza rispetto ai beni di tutti. Il comportamento di ciascuno di noi, si tratti di rispettare una panchina o un concittadino, non è indifferente”.

Si può firmare la proposta di legge recandosi all’Urp di piazza San Secondo, da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12, martedì e giovedì dalle 15,30 alle 17,30

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