mer 18 lug, 2018
Per promuovere una maggiore attenzione per l'attualità del messaggio alfieriano, l'Associazione culturale di volontariato Tempi di fraternità propone, con il patrocinio della Città di Asti, il bando per il “premio Piazzalfieri”: gratuito, aperto a tutti, senza limiti di età, per opere in prosa e poesia, di grafica tradizionale o digitale.
Ogni concorrente potrà proporre entro il 31 luglio un proprio lavoro, liberamente ispirato all’Epoca Seconda (Adolescenza) della “Vita scritta da esso” di Vittorio Alfieri, scaricabile gratuitamente www.VittorioAlfieri:Vita.liber.liber Tutti i lavori devono essere accompagnati dalla citazione del testo alfieriano, uno o più, a cui si intendono riferire.
La partecipazione è gratuita ed è aperta a chiunque, singoli o gruppi.
I testi rigorosamente in formato word, tranne che per le vignette, andranno inviati al segretario del premio Gianfranco Monaca, all’indirizzo gianfranco.monaca@gmail.com che ha facoltà di respingerli con motivazione, e solo a valutazioni espresse sarà sciolto l’anonimato.
La partecipazione è aperta a lavori in ogni lingua del mondo. Ogni lavoro in lingua diversa dall’italiano andrà accompagnato dalla traduzione in italiano.
Sono istituite le seguenti sezioni: a)Prosa (max 7 mila parole); b) Poesia in qualsivoglia forma, dalla lirica alla satira (max due componimenti, per un totale di ottanta versi); c) Grafica tradizionale o digitale (max due lavori, da inviare in pdf o jpg)).
La premiazione avverrà in Asti sabato 6 ottobre (in memoria della della morte di Vittorio Alfieri, 8 ottobre 1803))
Per ogni sezione sono istituiti un primo, secondo e terzo premio.
La Giuria è presieduta da GianDomenico Mazzocato, scrittore e presidente emerito dell’Ateneo di Treviso, il nome dei componenti sarà comunicato il 1° agosto.
Il Premio Piazza Alfier intende ritrovare e ripresentare l’”orfano, agiato,ineducato e audace” che ha lottato contro le convenzioni, le convenienze e le strettoie del proprio ambiente inseguendo un terno sogno di libertà. Questa edizione del premio è dedicata a Gino Turello, scrittore locale di grande talento quanto lontano da ogni manifestazione di protagonismo e di autopromozione, fedele al modello alfieriano dell’uomo libero:”molto oprar, poco dir, nulla vantarsi”.