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Comunicati Stampa Città di Asti
Via Orfanotrofio, il punto con gli Amministratori locali
ven 12 gen, 2018

L’incontro promosso dall’Assessore Mariangela Cotto presenti il Direttore dell’Asl cittadina Ida Grossi, il Sindaco Maurizio Rasero e il presidente della Fondazione Crat Mario Sacco ha permesso di fare il punto sulla situazione delle famiglie attualmente residenti nello stabile di via Orfanotrofio, come è noto di proprietà dell’Asl.

Una vicenda complicata dall’occupazione abusiva e dalla necessità di rendere liberi i locali senza ulteriori proroghe. Dal dicembre 2010 a oggi non c’è stata un’evoluzione tale da definire risolta la questione senza neanche però escludere quanto fatto nell’interesse delle famiglie.

Undici nuclei inizialmente, scesi a nove, che già lo scorso giugno erano stati preavvisati dell’incombere di azioni legali e del prossimo sgombero. A tutti i capifamiglia da parte del Servizio sociale è stata proposta la possibilità di inoltrare domanda di accesso ai benefici regionali dell’Agenzia Casa che prevedono l’erogazione di un contributo a fondo perduto di € 1.500 a titolo di caparra e otto mensilità di canone d’affitto in caso di sottoscrizione di un regolare affitto.

Una opportunità evidentemente da non sottovalutare in considerazione dell’offerta di alloggi sul mercato, anche a fronte di una cronica carenza di abitazioni di edilizia popolare e con la possibilità di accesso alle graduatorie di futura assegnazione pregiudicata  dall’occupazione  abusiva in via Orfanotrofio. 

Situazione migliorata a novembre per una famiglia che ha trovato sistemazione autonomamente, due  usufruendo del contributo regionale, e una che registra un solo componente che ha lavoro nel Biellese.

Cinque quindi le famiglie ancora in predicato che in assenza di altre soluzioni, verranno considerate sotto sfratto e per le quali scatterà la protezione per mamme e bambini (dieci i minori presenti), prevista dal Servizio sociale che prevede l’ospitalità nel Centro di accoglienza femminile in viale Pilone. Per i maschi ospitalità al Centro di accoglienza notturno della Casa di Riposo Città di Asti.

“Le misure e le provvidenze economiche”, a detta degli Amministratori, “guardano ad affiancare e sollecitare le famiglie a ricercare soluzioni abitative tese a favorire l’unità del nucleo familiare e l’autonomia economica”.

Con il comune proposito di arrivare alla data di sgombero con il minor numero di famiglie in pregiudizio.

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