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Comunicati Stampa Città di Asti
Non dire (son cose) vecchie. Anche un pasto fa la differenza.
mar 21 feb, 2017

Metti da parte e non buttare via. Antichi consigli per tempi incerti tornati di attualità.

Un pool di progettualità sociali è stato presentato in Municipio da parte degli Assessorati al Commercio e Politiche sociali, grazie al decisivo contributo della Compagnia di San Paolo nell’ambito del suo “Programma Housing” e del bando “Fatto per bene”.

Pasti non consumati, perfettamente integri, sono messi a disposizione ricorrendo alla collaborazione della Mensa dipendenti dell’Asl cittadina, arredi ed elettrodomestici una volta dismessi possono tornare a fare casa di chi ne ha bisogno, buoni consigli, disinteressati, di microeconomia possono aiutare a pagare meno bollette, ad arrivare a onorare l’affitto a fine mese.   

Rassicurano questi progetti, dal nome anche efficace. P.r.o.s.s.i.m.i. (acronimo di sviluppo reti di prossimità per il recupero di eccedenze alimentari, arredi e elettrodomestici), finanziato, tra altri 33, con un contributo di 20.000 euro. Serviranno a sostenere il progetto “AstiSolidaLmente” di riallocazione pasti con l’acquisto di idonei contenitori isotermici per adeguarsi alle normative di igiene alimenti e i rimborsi ai volontari giornalmente addetti al trasporto a destinazione con un mezzo messo a disposizione dalla Casa di Riposo Città di Asti, e il progetto “Non dire vecchio” di recupero arredi in buono stato, e la  consegna a cura dell’Ufficio Provveditorato del Comune attraverso una cooperativa di facchinaggio di Confcooperative.

Non dire vecchio ha visto la luce nel 2015, si attiva al momento di una richiesta specifica di “tutto quanto fa casa” (elettrodomestici, vettovaglie, materassi, lenzuola) e si rivolge a una mailing list di dipendenti comunali, di Gaia (Gestione ambientale integrata astigiano), Asp e Provincia di Asti e ora si evolve rivolgendosi agli esercizi commerciali che potranno mettere a disposizione merce invenduta o ritirata dai loro clienti. Una solidarietà comunque amministrata, non disponendo di locali per stoccare la merce, ma destinata ad ampliare il bacino donatori. Venti finora le richieste esaudite grazie alla regia dei giovani in Servizio Civile agli Assessorati Ambiente e Politiche sociali.

Il secondo finanziamento è stato concesso al progetto “Per piccina che tu sia”, ammesso con altri 31, per un importo di 28.000 euro, che intende incoraggiare il mantenimento del “bene casa” sostenendo il monitoraggio della condizione socio-economica delle famiglie  e l’attivazione di percorsi di educazione al risparmio e al consumo consapevole. Un target di famiglie più esposte, seguite dall’Agenzia sociale per la locazione e in emergenza abitativa, in collaborazione con Confcooperative e coop. Jokko, sarà a questo scopo accompagnato.

Un’articolazione quindi di azioni sottotraccia che hanno la caratteristica di aver individuato    altrettanti nodi per rendere più efficace  l’aiuto concreto e gli interventi strutturati a favore di singoli e famiglie.    

Concetti per affermare  tra l’altro politiche molto moderne, “il contrario dell’assistenzialismo per un aiuto incisivo”, “una svolta nella direzione di una economia circolare che non spreca e si rigenera” “la riduzione a monte e il riutilizzo dei materiali”  come hanno ricordato gli Assessori Piero Vercelli e Marta Parodi, Flavio Gotta di Gaia s.p.a.

Tutti han fatto e faranno la loro parte, perché di molta concretezza dietro le quinte si qualificano i progetti, dai giovani volontari Veronica e Giorgia, Claudia e Francesco del Servizio civile e dell’associazione Auser, e l’attività di operatori e funzionari degli Assessorati coinvolti e di istruttoria svolta dall’Ufficio di ricerca finanziamenti della Città.  

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