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Comunicati Stampa Città di Asti
A Palazzo Alfieri si è completato l'allestimento della Casa natale. Inaugurazione lunedì 16 gennaio
sab 14 gen, 2017

..“Nella città d’Asti in Piemonte, il dì 17 di gennaio dell’anno 1749, io nacqui di nobili, agiati, ed onesti parenti”.

È Vittorio Alfieri a presentarsi, postdatando però di un giorno, perché anche i grandi sbagliano. Nella ricorrenza, lunedì 16 gennaio alle ore 17 il Palazzo del corso omonimo, al civico 375 aprirà, al completo di tutte le sue stanze, il cuore più intimo della Casa, con l’Anticamera, il Salotto e la Camera dove nacque, con i mobili originali e l’ allestimento complessivo del ‘700.  Il Palazzo, comprendente il Museo Alfieriano  era stato inaugurato il 12 maggio 2016, dopo ben 20 anni di chiusura, ma mancavano le tre sale ora completate.

Una casa-museo quindi, ricca di tutti quegli elementi raffigurativi, stilistici e simbolici, dell’epoca e della natura dell’uomo che la visse (brevemente), alternandosi tra viaggi e soggiorni in Italia e in Europa.

“L’attuale allestimento”, si legge nella presentazione curata dal progettista arch. Nivolo, “ha inteso infatti dare continuità e anima all’intero Palazzo, consacrando tutto il piano nobile alla memoria dell’illustre trageda, in ciò recuperando lo spirito originario di quando venne aperto al pubblico già nella prima metà dell’ottocento, ma superando anche con decisione la dispersione tematica connessa all’allestimento delle prime raccolte e ai successivi parziali riallestimenti”.

Dall’Anticamera, la probabile sala da pranzo di Casa Alfieri, con i ritratti del poeta  e della contessa d’Albany si accede al Salotto con il  mobilio, i dipinti e i motivi architettonici “attribuibili agli interventi attuati in vista della visita di Mussolini nel 1939”.   La Camera natale è il cuore dell’appartamento con il sontuoso letto a baldacchino, i ritratti dei nonni materni, della madre e della sorella.

Ad accompagnare il visitatore è una articolata narrazione di documenti storici sulle vicende settecentesche del Palazzo, i libri e le firme illustri (di Garibaldi e di Einaudi), delle residenze e dei luoghi alfieriani, dei busti  e dell’iconogafia alfieriana.

Nella parte più segnatamente espositiva sono richiamate la vita e le opere di Vittorio Alfieri (la Galleria della Vita), la preziosa raccolta di manoscritti autografi (la Sala del Tesoro) custoditi dalla Fondazione Alfieri e gli sfarzosi costumi di scena e i bozzetti opera dello scenografo astigiano Eugenio Guglielminetti.

I documenti e i cimeli sono visibili in vetrine ad alta tecnologia, l’approfondimento degli argomenti  è reso possibile da numerose postazioni multimediali.

Non sarà difficile ripercorrendo la trama del Palazzo  muovere la fantasia e immaginarne il parlato, le frequentazioni, la vita minuta, quotidiana di una nobile famiglia astigiana del diciottesimo secolo.

“Gradirei molto di lasciare alla mia città una qualche memoria di me, che non le riuscisse inutile del tutto”. Pensava ai libri ma… anche una Casa può soddisfare un desiderio.

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