Il contrasto alla dipendenza da gioco è "Una nobile causa": questa sera film e dibattito al Cinema Lumiere
mer 29 giu, 2016
Intercettare il problema prima che diventi una malattia, rivolgendosi innanzitutto ai ragazzi. Così l’opinione comune degli operatori impegnati sul fronte della dipendenza da gioco. Che non tralascia di coinvolgere la fascia di adulti in età più avanzata. Due fronti che richiedono attenzione da parte di tutti, sensibilizzazione e misure di contrasto da parte delle Istituzioni.
Se ne parlerà mercoledì 29 giugno alle ore 21 al Cinema Lumiere di corso Dante a partire dalla visione di un film recente e ben confezionato, “Una nobile causa”, che offrirà molti spunti per non restare indifferenti.
A promuovere la serata l’Assessorato Politiche sociali della Città che nel dicembre scorso ha avviato con Deliberazione di Consiglio i lavori della Consulta permanente, che ha tra i suoi scopi quello di prendere iniziativa per contenere un fenomeno in crescita nell’Astigiano e con un giro d’affari stimato in 190 milioni di euro (5 miliardi in Piemonte, 89 miliardi a livello nazionale). È l’enorme crescita del mercato delle scommesse, anche attraverso la pubblicità, l’invasione di slot e poker machines, dei bingo e botteghe casinò a rivelare una consistente pressione dove si mescolano molti interessi.
“Cifre da far drizzare le antenne per il numero di soggetti che lo praticano”, ha presentato l’iniziativa l’Assessore Piero Vercelli, per l’ambiguità delle motivazioni anche economiche che lo “giustificano, la facilità di accesso con le moderne tecnologie, specie per i più giovani, e per i comportamenti e le ricadute sociali che si generano.
“Quando il gioco diventa patologico si possono spendere dai 1.600 euro a salire fino 2.700 euro al mese”, dicono gli operatori del Sert dell’Asl AT, presenti con il Responsabile dr. Bartoletti, che hanno visto crescere il numero di persone, “erano 53 nel 2011, 81 nel 2015, per ora 50 in accoglienza nel 2016” e una proporzione di soggetti a rischio che in Piemonte è più alta del dato nazionale. Numeri in ogni caso che dicono l’assunzione di consapevolezza a fronte del molto sommerso e della relativa percezione attribuita ai pericoli connessi.
Ben sapendo qual è la posta in gioco, a fronte di un’offerta e promozione commerciale diffusa e ingannevole, si può però fare qualche cosa, ai vari livelli. Agli interventi propriamente di sostegno alla cura e riabilitazione, può esserci lo strumento normativo volto a contrastare il fenomeno, come stabilendo da parte del Comune una distanza dei locali con le “macchinette” dalle scuole e il divieto di utilizzo negli orari di pausa dall’orario scolastico, la formazione dei gestori, l’adeguata sensibilizzazione. La Regione dal canto suo ha deliberato lo scorso maggio la legge n° 9 “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico”. .
Il film “Una nobile causa”, con la regia di Emilio Briguglio, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia (2015) “esplora, con consapevolezza e una vena di lucida ironia, le storie e le vite di quanti cadono nella compulsività del gioco d’azzardo e lo fa utilizzando il codice espressivo della commedia drammatica con l’obiettivo di avvicinare a questo tema un pubblico allargato e trasversale” (La Repubblica).
Biglietto unico € 5.00. Adulti e genitori invitati. Seguirà dibattito con i referenti del S.O.C. Patologie delle dipendenze (Sert) dell’Asl AT e dell’associazione Libera.
